Passano gli anni e tutti invecchiamo. Allo stesso modo in termini anagrafici, ma chi più e chi meno in termini fisici e mentali. Cinquantenni che sembrano avere 10 anni di meno. E, viceversa, coetanei che dimostrano 10/15 anni di più. Questo dipende ovviamente dallo stile di vita che seguiamo, dalla dieta e dallo sport regolare. Ma anche dal saper tenere a bada lo stress. E all’interno di una dieta bilanciata, attenzione che la mancanza di alcune vitamine potrebbero farsi sentire. Sarebbe questa la vitamina regina nella prevenzione dell’invecchiamento cerebrale e senza di lei il cervello potrebbe rallentare precocemente. Lo ricorda anche questo prezioso studio che alleghiamo.
L’importanza dei nutrienti
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Gli improvvisi vuoti di memoria non sarebbero solo colpa dell’età ma anche della carenza di questi utilissimi alleati del cervello. Come avevamo trattato in questo articolo. E, anche la vitamina B6, protagonista oggi, sarebbe fondamentale per il mantenimento della salute cerebrale. Una vitamina, che, come sottolineano gli esperti, non riesce ad accumularsi nell’organismo. Non riusciamo quindi a farne scorta, ma dobbiamo immetterla costantemente. Questa vitamina avrebbe 2 compiti sostanziali riconosciuti dalla scienza:
- costruire le difese contro l’invecchiamento precoce, causato anche dai famosi radicali liberi;
- stimolare le funzioni del cervello, mantenendolo elastico e reattivo.
Sarebbe questa la vitamina regina nella prevenzione dell’invecchiamento cerebrale e senza di lei il cervello potrebbe rallentare precocemente
Ovviamente, se il nostro medico ce la prescrive, la vitamina B6 si trova in comodi integratori in farmacia. Ma non dimentichiamo la sua assunzione anche attraverso i semplici alimenti. Questi ne sono particolarmente ricchi:
- legumi;
- carne di pollo e tacchino;
- spinaci,
- tonno e salmone;
- uova,
- ortaggi;
- latte;
- formaggi magri;
- avena e cereali;
- farine integrali.
Come possiamo ben vedere, riusciamo spesso ad assumere il quantitativo minimo quotidiano di questa importante vitamina anche a tavola. Quantitativo che si colloca circa a 1 mg al giorno per le donne e 1,5 per gli uomini adulti.
Attenzione alla cottura
Come spesso avviene per molti alimenti, la cottura è determinante per non disperderne i nutrienti. Quando le nostre nonne riutilizzavano ad esempio l’acqua di cottura dei legumi è perché sapevano che la vitamina si disperde nel liquido. Ecco, perché l’acqua dei legumi diventava preziosa per dei minestroni salutari. La cottura ideale per cercare di mantenere integra la quota di vitamina B6 negli alimenti sarebbe quindi quella a vapore.
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