Sono milioni gli italiani che provano, con una certa frequenza, fastidiose sensazioni di dolori al capo. Le cause apparenti e nascoste che la possono causare sono veramente varie. E per quanto sia diffuso come stato di malessere la stessa comunità scientifica ha talvolta difficoltà nell’affrontarlo in tutta la sua complessità. Di certo, però, può esserci di grande aiuto iniziare a riconoscere le più importanti forme in cui questo dolore può manifestarsi. Questo potrebbe avere conseguenze dirette sulla nostra vita, se siamo fortunati.
Come tutti i fenomeni, infatti, possiamo imparare a gestirli se ne razionalizziamo le forme. Il primo passo fondamentale è comprendere di cosa stiamo parlando quando proviamo questo dolore. Talvolta confondiamo i termini, oppure semplicemente li sovrapponiamo. Ed è un errore, perché così rendiamo più difficile agire sulle cause e capire se rivolgersi ad uno specialista. Così sarebbe questa la differenza tra emicrania e mal di testa.
Sintomi vari per una malattia fastidiosa
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Gli esperti ci insegnano come capire il fenomeno da alcuni indicatori. La cosiddetta emicrania è una forma di cefalea, ovvero di dolore alla testa, generalmente unilaterale. Ciò che la distingue e la rende più odiosa rispetto ad altre forme è la persistenza del dolore martellante ed il parallelo sviluppo di altri sintomi. Infatti, la durata di un’emicrania può arrivare fino a 3 giorni e si sostanzia in uno stato di forte dolore accompagnato da nausea, senso di vomito, fastidio nei confronti della luce e dei suoni.
Chi soffre di emicrania percepisce un dolore molto intenso. Di fatto può inibire la persona dal compiere i più semplici gesti della vita quotidiana. O a farle con difficoltà estremamente accentuate. Secondo alcune stime questa malattia colpisce circa il 15% della popolazione italiana. In alcuni soggetti sarebbe presente una predisposizione genetica. Vista l’intensità del dolore è molto raccomandato affidarsi ad un centro cefalea specializzato. La causa, infatti, può essere complessa e di difficile soluzione.
Sarebbe questa la differenza tra emicrania e mal di testa comune
Ben altra cosa è la cosiddetta cefalea muscolo tensiva (o comunque mal di testa). Praticamente tutti, almeno una volta nella vita, ne avremo sofferto per almeno qualche minuto. Le ragioni della formazione sono le più varie: dall’assunzione di posture scorrette davanti al Pc o mentre leggiamo i libri, fino ad arrivare allo stress e all’assunzione di sostanze alcoliche. Il dolore in questo caso è circostanziato e meno invalidante. Infatti non è accompagnato da altri sintomi. Può durare anche solo 30 minuti ma può giungere a vari giorni di durata.
Se soffriamo di questa tipologia di dolore potrebbe essere più facile risalire alle cause. Spesso anche le condizioni climatiche e le abitudini alimentari sono tra le cause più immediate.
Quando consultare uno specialista
Se gli episodi sono frequenti e cronicizzati, dovremmo consultare uno specialista. Secondo gli esperti dobbiamo verificare la frequenza degli episodi. La cronicità è indicata dalla presenza per circa 3 mesi di circa 10 o 15 giorni di dolore. Le visite specialistiche dei neurologi considerano poi se gli episodi indicano la presenza di altri disagi ed eventualmente ne cercano le cause. Sarebbe questa la differenza tra emicrania e il più comune mal di testa, sostanziale per una diagnosi e possibili soluzioni.
Sempre a proposito di dolori del corpo, non dimentichiamo la diffusione e il rilievo del mal di schiena. Gli esperti consigliano un semplice esercizio da realizzare quotidianamente per migliorare la salute della nostra colonna vertebrale.
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