Tempo di vacanze e tra le ultime cose da comprare, spesso mettiamo nel carrello le creme solari. I più previdenti ci pensano già al termine del mese di maggio, i ritardatari arrivano qualche giorno prima di partire.
A quel punto inizia la caccia all’occasione, sfruttando qualche ribasso, oppure agli infiniti giri tra i negozi di cosmetici dei centri commerciali per trovare la soluzione giusta.
In quel frangente scatta, per i più precisi e attenti, la vivisezione dell’etichetta per capirne i componenti. I meno osservatori, invece, valutano direttamente il numero della protezione e poco altro. In fondo, deve proteggerci dal sole e non importa cosa contiene. Questo modo di pensare, però, potrebbe essere davvero superficiale e non riguarda solo le creme solari, ma anche prodotti che usiamo tutto l’anno. Pensiamo agli shampoo e ai bagnoschiuma.
Nell’etichetta sono contenuti tutte le sostanze che vanno a comporre il prodotto finale. Alcune di queste non sono propriamente indicate per la nostra salute. Oggi proveremo a dare alcuni suggerimenti per agevolare una scelta che rimarrà comunque personale. Cercare di capire quale sostanze chimiche siano dannose per l’uomo, ma anche per l’ambiente. Una tematica molto sensibile in questi anni.
Prima di analizzare il tutto, una doverosa promessa. La base da cui partire è la conoscenza del seguente acronimo: INCI. International Nomenclature Cosmetic Ingredients. In pratica il nome degli ingredienti presenti nei cosmetici. Tutte le etichette devono rispondere a questo requisito. In modo tale da permettere al consumatore di avere un quadro chiaro delle sostanze presenti all’interno del prodotto.
Sarebbe opportuno leggere attentamente le etichette di creme solari, bagnoschiuma e shampoo per evitare questa sostanza dannosa per la salute
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La fase successiva, però, è ancora più importante, ovvero la sua lettura. Nella parte alta ci sono gli ingredienti base. Poi, a scendere, le percentuali via via minori. Pensiamo, per esempio, all’acqua. Essa è fondamentale in tutti i prodotti ed è spesso la prima sostanza che leggiamo.
Ovviamente non tutti siamo esperti di chimica e non per forza dobbiamo riconoscere tutte le tipologie che sono elencate sull’INCI.
Di sicuro, però, ci sono elementi assolutamente da evitare. I primi sono i petrolati. Già dal nome, si può intuire che siano i derivati del petrolio. Tra questi la paraffina, la ceresina, l’ozocerite e la vaselina.
I tensioattivi. Sono sostanze che possono avere effetti dannosi per la pelle. L’esatto contrario di quanto ci si aspetterebbe acquistando una crema solare o un bagnoschiuma. Dobbiamo stare lontani da acronimi quali SLES e SLS, a base di sodio e solfati.
I parabeni, che possono andare a creare problemi al nostro sistema ormonale, creando anche intolleranze. Questi sono facili da riconoscere, perché compare sempre la parola Paraben.
PEG e PPG
Gli emulsionanti, spesso responsabili della fluidità del prodotto. PEG e PPG gli acronimi da cui stare lontano, oltre alla parola glicole, anche se, bisogna dire che, per quest’ultimo, dipende dalle quantità in cui è presente.
I siliconi, tra i più citati il dimeticone e il ciclopentasilossano, sostanze che vanno a formare una barriera idrorepellente per la nostra pelle. La proteggono dagli agenti esterni, ma, nello stesso tempo ne impediscono la corretta evaporazione, tramite il sudore.
Come abbiamo visto, quindi, sarebbe opportuno leggere attentamente le etichette di creme e altri prodotti di cosmetica prima di acquistarli. Altrimenti, si può sempre ricorrere al fai da te, cercando di miscelare bene pochi prodotti per ottenere risultati davvero efficaci.
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