Rientra tra i disturbi più fastidiosi e imbarazzanti, il meteorismo, provoca non pochi fastidi, soprattutto se siamo in presenza di altre persone. Il problema della smisurata produzione di gas intestinali colpisce circa il 15% della popolazione, provocando non solo le classiche puzzette maleodoranti e spesso rumorose, ma anche crampi e dolori. Sembrerebbe che certe abitudini contribuirebbero ad aumentare questa condizione, probabilmente senza esserne consapevoli.
Il discorso potrebbe cambiare, invece, se soffriamo di qualche specifica patologia che provoca gonfiori, aria, eruttazioni e dolore al petto. Ma se è un problema legato a comportamenti errati, allora dovremmo rivedere i nostri vizi e consuetudini a tavola.
Cibi e comportamenti sconsigliati
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Cattive notizie se siamo accaniti fumatori, sia perché in generale è un vizio che potrebbe provocare diversi problemi, ma anche perché peggiora il meteorismo.
Per favorire una corretta digestione, poi, gli esperti consigliano sempre di mettersi a letto lontano dai pasti.
Mentre quando siamo a tavola, cerchiamo di masticare con calma, cercando di tritare più possibile con i denti il cibo. Anche masticare con la bocca aperta non fa che creare aria nello stomaco e aumentare quella sensazione di gonfiore, che poi sfocia in inevitabili puzzette.
Evitiamo di parlare con il cibo ancora in bocca, sempre per lo stesso motivo.
Molti non sanno che bere le bevande con la cannuccia è un’abitudine che induce a introdurre ancora più aria nello stomaco, quindi facciamolo solo raramente, soprattutto se soffriamo di flatulenza.
Inoltre, alcuni cibi non sarebbero proprio il massimo per attenuare questa condizione, come i latticini, il pane fresco, legumi, cavoli, broccoli, bibite gassate. Invece altri tipi di alimenti potrebbero contribuire a superare il problema, insieme alle classiche tisane o a particolari semi, piante o spezie.
Il carum carvi, il cumino dei prati, ad esempio, sarebbe adatto per evitare scoregge eccessive, perché favorirebbe la digestione, quindi sarebbe in grado di eliminare il meteorismo, oltre ad avere virtù antisettiche.
Sarebbe adatto per evitare scorregge eccessive e puzzolenti questo frutto poco conosciuto ideale anche per aromatizzare piatti di carne o pesce
Questa pianta biennale è chiamata in più modi, ma non ha nulla a che fare con il cumino, sia a livello di sapore che di aroma.
Alta poco più di 50 cm, ricorda la carota per la forma delle foglie tipicamente a piuma. Produce dei graziosi fiorellini bianchi e rosa ed anche dei frutti minuscoli, di pochi millimetri.
Sono commestibili e hanno un sapore intenso simile all’anice, contiene oli essenziali importanti come il limonene e il carvone.
Oltre i frutti, è possibile sfruttare in cucina le radici, anche semplicemente cotte a vapore.
Il carum è molto utilizzato per arricchire, aromatizzare e marinare piatti a base di carne o pesce, ma anche verdure e zuppe, sfruttando i frutti, le radici ma anche le foglie. A quanto pare, poi, sarebbe adatto per evitare scorregge eccessive.
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