Sapendo qual è l’incredibile e inaspettata origine di questo saluto comune forse la prossima volta ci penseremo due volte prima di dire ciao

saluto

Il saluto è una forma di rispetto. Alcuni dicono che non si nega a nessuno. Ogni conversazione comincia con un saluto. Sin dall’antica Roma si usano i modi di dire più disparati per accogliere una persona o per congedarsi. Nella lingua inglese, ad esempio, esistono delle parole completamente diverse per annunciare il proprio arrivo o la propria partenza. In italiano, invece, sono intercambiabili.

La lingua riflette in maniera pedissequa il cervello umano. Il più delle volte è lo specchio della cultura in cui si è immersi. Non tutti, però, sanno da dove derivano alcuni termini. In particolare, quelli che si usano per salutare.

Sapendo qual è l’incredibile e inaspettata origine di questo saluto comune, diffuso e simpatico forse la prossima volta ci penseremo due volte prima di dire ciao.

Saluti formali e informali

Il saluto varia molto in base alla situazione. Di sicuro non salutiamo il professore universitario nello stesso modo in cui salutiamo un amico. Esistono, infatti, diverse forme. Dal semplice buongiorno, buon pomeriggio o buonasera. Fino ad arrivare agli slang che si usano fra giovani. Alcuni termini si mutuano dall’inglese. Altri provengono da un gergo non facilmente decifrabile. Si usa molto attribuirsi dei legami di sangue designandosi reciprocamente come fratelli.

Il saluto più in voga, però, continua ad essere il classico ciao. Ma da dove deriva? Come mai si dice così?

Sapendo qual è l’incredibile e inaspettata origine di questo saluto comune, diffuso e simpatico forse la prossima volta ci penseremo due volte prima di dire ciao.

Dal Veneto alla Lombardia

Non tutti sanno che la parola ciao deriva dal dialetto veneziano. Il suo significato è davvero incredibile. Deriva, infatti, dal termine schiavo. Ogni volta che si saluta qualcuno in questo modo, equivale a dire “sono tuo schiavo”. Nell’Ottocento dal Veneto tale usanza si è poi diffusa anche in Lombardia fino ad arrivare ai giorni nostri.

Si tratta di una riverenza nei confronti del nostro interlocutore di cui pochi sono al corrente. Qualcuno potrebbe essere sorpreso o scosso da questa verità. Di sicuro, però, d’ora in poi ci penseremo due volte prima di salutare in questo modo.

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