Dopo la grave crisi pandemica adesso anche la guerra in Ucraina. Tutto ciò che sta succedendo adesso dipende sostanzialmente da questi due fattori. Anche l’aumento del costo della vita è collegato a filo diretto al conflitto tra Russia e Ucraina. Le sanzioni imposte alla Russia, rea di aver invaso l’Ucraina, ha colpito tutti. Sia i Paesi che hanno avallato le sanzioni, che la stessa Russia. Non sono pochi i prodotti di largo consumo e comuni in tutte le famiglie, i cui prezzi stanno schizzando letteralmente. E tutto dipende da ciò che succede in Ucraina.
Chi critica l’operato dei Governi occidentali, sostenendo che le sanzioni anziché colpire Mosca hanno colpito gli italiani e gli europei forse sbaglia. Ascoltando le dichiarazioni di Putin sembrerebbe di sì, ma nella realtà dei fatti soffre anche la popolazione russa.
Sanzioni Russia e aumento del costo della vita, e le popolazioni ne risentono
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In Russia adesso la produzione autoctona la fa da padrona. Non c’è la Coca Cola americana per via di questa specie di embargo? E allora ecco una bevanda identica, anche per ciò che concerne l’involucro, ma fatta in Russia. E così per gli alcolici, i gelati e perfino mobili e componenti di arredo. Le produzioni autonome e interne hanno spinto il Presidente della Russia a rinfacciare il fallimento delle politiche sanzionatorie dell’Occidente verso Mosca. Invece adesso inizia a trapelare la verità. Anche dalla Russia, da dove, come è noto da sempre, non sempre escono fuori notizie sicure al 100%, soprattutto se non piacciono alle autorità sovietiche. Rosstat, alter-ego russo del nostro Istat inizia ad ammettere che i consumi in Russia sono in calo. E che le sanzioni contro Mosca stanno producendo un aumento del costo della vita in tutta la Russia. E quando aumenta il costo della vita recessione e consumi sono fattori da considerare.
Aumenti in Russia come in Italia o altrove
Putin ha sostenuto durante l’ultima assemblea della Federazione Russa che il PIL in Russia tiene, e che i redditi reali sono stabili. Tutto vero, anche perché il Presidente sovietico ha citato dati ufficiali di politica economica. Ma lo stato di salute di una popolazione non si misura solo in termini di povertà assoluta o di Prodotto Interno Lordo. Per esempio i consumi al dettaglio nel 2022 sono calati, secondo i dati dell’istituto di statistica russo prima citato, di quasi il 7%. Con il calo che ha avuto il picco a dicembre scorso perché la diminuzione delle spese hanno superato abbondantemente il 10%.
La popolazione spende di meno. Anche chi può spendere tende a non farlo impaurita da quello che potrà succedere in futuro, soprattutto con il conflitto in continuità. L’inflazione in Russia ha raggiunto il 12% e alcuni beni hanno aumenti che superano questa soglia. Per esempio il latte e i suoi derivati, aumentati del 30%. Aumenti che hanno delle punte per quanto riguarda un prodotto disinfettante molto usato in Russia che è la tintura di iodio, il cui costo è salito del 55%. Perfino assorbenti, fiammiferi, sapone e altri prodotti di igiene personale hanno fatto registrare aumenti prossimi ed in alcuni casi superiori al 40%. Ed aumenti sostanziali anche per vino e frutta, tra il 20 ed il 40%. Molto cambia da zona a zona, ma ciò che accade in Russia non ha nulla di diverso da quello che noi italiani stiamo vivendo.