Sansevieria, orchidea e spatiphyllo hanno le ore contate se compiamo questi errori gravi per la salute delle piante d’appartamento

orchidea

Le piante sono le nostre preziose alleate per avere locali con aria pulita e ben ossigenata, per non parlare del lato estetico. Alcune varietà sono specie ben resilienti mentre altre hanno bisogno di molte cure, fra cui una particolare attenzione per le percentuali di umidità. In generale, comunque, ci sono dei comportamenti che potrebbero pregiudicare la salute e l’integrità delle nostre piante. Passiamo quindi velocemente in rassegna gli errori in cui potremmo incorrere nella manutenzione delle piante da interno.

Sansevieria, orchidea e spatiphyllo hanno le ore contate se compiamo questi errori gravi per la salute delle piante d’appartamento

Il primo errore è la posizione. Per far prendere la luce alla pianta siamo soliti posizionarla sul davanzale interno della finestra. Questo però, salvo per alcune abitazioni con riscaldamento a pavimento, si trova esattamente sopra ai termosifoni. Ciò è particolarmente nocivo soprattutto se si tratta di piante di origine tropicale come anche le Begonie. Il calore inoltre aumenta il rischio di acari e afidi. Occorrerà quindi mantenere sempre idrata la parte fogliare con nebulizzazioni costanti.

Errore 2: la luce del sole

È vero che su molte etichette per piante troviamo la dicitura” pieno sole” ma ciò non significa che dobbiamo mettere la pianta esposta tutto il giorno a Sud e persino nelle ore di punta. La soluzione migliore è la finestra con la tenda in modo da filtrare i raggi.

Errore 3: dentro e fuori dall’appartamento

Molti di noi sono abituati ad esporre sul balcone durante le ore più calde le piante per giovarsi dell’aria fresca. In realtà, secondo molti esperti di giardinaggio, si sottoporrebbe la pianta ad un inutile shock termico. Purtroppo di questo danno ci accorgeremo solo dopo una decina di giorni notando che le foglie iniziano ad ingiallire.

Errore 4: annaffiare con acqua fredda o calcarea

Altro errore da evitare è lo shock termico da irrigazione. Occorre infatti che l’acqua sia tiepida perché innaffiare con acqua fredda potrebbe significare nuocere alle radici e ciò porterebbe velocemente all’appassimento. Stessa cosa vale per l’acqua calcarea o troppo ricca di cloro come spesso accade con quella di rubinetto. Il calcare nuoce soprattutto alle acidofile come ad esempio l’azalea. Un’ottima ed economica soluzione è l’acqua delle caraffe filtranti.

Errore 5: Non spolverare mai le piante

La fotosintesi clorofilliana richiede luce, pertanto, delle foglie impolverate ne riducono l’efficacia. Per eliminare la polvere potremmo utilizzare un panno in microfibra con qualche goccia di maionese oppure di birra.

Errore 5: il momento del rinvaso

L’inizio della primavera è il momento migliore per il travasare. Se le piante hanno radici che fuoriescono dai fori di drenaggio, probabilmente ci vorrà un vaso più grande. Finché la pianta è in fase di crescita dovremo rinvasare una volta all’anno. Se la pianta avesse raggiunto il suo culmine vegetativo basterà travasare ogni tre anni.

Se solitamente adottiamo uno dei comportamenti elencati le nostre piante d’appartamento come Sansevieria, orchidea e spatiphyllo potrebbero avere le ore contate.

Lettura consigliata

Ecco perché le piante d’appartamento a volte hanno un cattivo odore che è un vero campanello d’allarme

Consigliati per te