Amadeus rende pubblico l’elenco ufficiale dei cantanti in gara per la prossima edizione del Festival di Sanremo. Manca un cantautore onnipresente nelle edizioni a firma Amadeus. Scopriamo chi è.
E pensare che lo scorso anno si vociferava potesse essere proprio lui l’erede di Amadeus alla Direzione Artistica del Festival di Sanremo. Un vociare che in realtà non si concretizza nei mesi successivi: non ci sono proposte analoghe né tantomeno posizioni da parte dell’interessato. Si tratta del cantautore Achille Lauro, presenza fissa sul palco dell’Ariston dal 2019. Invece quest’anno no. Non ci sarà. E non a caso da poco è disponibile il nuovo singolo “Che sarà”. A questo punto a nulla servirebbe tenere in serbo un nuovo pezzo. I giochi son fatti.
Amadeus punta su una lista di cantanti in gara dai costumi sobri
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Così per Sanremo 2023 oltre Fiorello alla co-conduzione il grande assente è proprio lui. Una mancanza di peso che può assumere diversi significati e sfumature. C’è chi lo ama e chi proprio fatica a seguirlo. Nel mezzo ci sono quelli che non riescono a comprenderne il talento troppo singolare per arrivare al pubblico di massa. Così, da che poteva addirittura prendere le redini della Direzione Artistica, si ritrova a seguire la kermesse da casa. Per quest’anno la lista si presenta decisamente più sobria. Nessuno dei big, dallo storico, rischia di far ritrovare Ama in situazioni d’imbarazzo per esternazioni coreografiche a volte eccessive se non anche provocatorie come quelle di Achille Lauro negli anni scorsi.
Sanremo 2023, oltre Fiorello alla co-conduzione manca un altro pezzo da Novanta
Certo qualcuno oserà e proverà a lanciare tendenze e ce lo aspettiamo soprattutto da Anna Oxa, storicamente antesignana di nuovi trend soprattutto in tema di trucco e parrucco. Ma nessuno dei prescelti potrebbe mai osare quanto Achille. A voler pensar male, possiamo immaginare che il Direttore artistico sa bene che certi spettacoli nell’era Meloni è meglio evitarli. Già la sua poltrona è a rischio perché i venti sono cambiati, sebbene pare abbia il contratto che lo incolla a Sanremo anche per il 2024. Nella prossima primavera dovrebbero aversi le nuove nomine RAI e qualche testa potrebbe saltare in luogo di qualcun’altra in considerazione del dato che si tratta di un servizio pubblico.
Lo storico del cantautore sul palco italiano più famoso al Mondo
Achille Lauro, classe 1990, sale sul palco dell’Ariston nel 2019 quando presenta “Rolls Royce” e il testo fa un po’ discutere. Secondo alcuni sarebbe un inno alla droga, tant’è che nel brano ci sarebbero riferimenti ai Doors, ad Elvis Presley e Axel Rose che forse qualche problemino dall’uso di sostanze stupefacenti lo hanno avuto. Passa l’anno e nel 2020 presenta il brano “Me ne frego” e si presenta con un abito trasparente che richiamerebbe il dipinto di San Francesco di Giotto. Ma non è tutto. Ha un mantello con piume con parrucca e perle in viso. Arriva l’anno 2021 e Lauro è ospite fisso delle 5 serate. Nell’edizione 2022 si esibisce per primo durante la prima serata e mette in scena il sacramento del battesimo. Un mimo che solleva numerose polemiche. Sullo sfondo il brano “Domenica”.