In attesa che il Decreto Milleproroghe finisca in Gazzetta Ufficiale e diventi di fatto operativo, tutto ciò che in esso è contenuto è ormai definitivo. Novità in materia fiscale non mancano in un Decreto che man mano che passano gli anni assume i connotati di una autentica nuova manovra finanziaria. E tra le novità più attese c’erano quelle sulla “Tregua Fiscale”. Parliamo della misura introdotta dal Governo nella Legge di Bilancio 2023 per aiutare i contribuenti a fare la pace con il Fisco italiano. Moltissimi contribuenti hanno debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. E molti di questi debiti provengono addirittura dall’epoca in cui il concessionario alla riscossione si chiamava Equitalia.
Nel decreto Milleproroghe esce una novità che riguarda la possibilità di cancellare le cartelle esattoriali di quell’epoca in maniera automatica. Novità che riguardano le date a partire dalle quali questi debiti potrebbero “scomparire, quasi per magia”, dagli estratti di ruolo dei contribuenti indebitati.
Sanatoria per le cartelle esattoriali: ecco le nuove date che cancellano le cartelle sotto i 1.000 euro
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Nel Decreto Milleproroghe quindi, novità sulle cartelle esattoriali. Soprattutto per uno dei principali provvedimenti introdotti nella Tregua Fiscale dal Governo. Parliamo della cancellazione automatica delle cartelle. Tutte le cartelle al di sotto dei 1.000 euro che un contribuente si trova negli estratti di ruolo, potrebbero essere cancellati senza necessità di presentare domanda. I debiti oggetto di questo provvedimento devono essere stati affidati ad Equitalia entro il 2015.
Bisogna ricordare infatti che solo dalla seconda parte del 2017 Equitalia fu sostituito come concessionario, dall’attuale Agenzia delle Entrate Riscossione. Inoltre, per finire dentro questa agevolazione, le cartelle devono essere relative a debiti nei confronti dello Stato e non degli Enti diversi da quelli statali. Parliamo quindi di debiti verso le agenzie fiscali, come può essere l’Agenzia delle Entrate o l’Agenzia del Territorio. Ma anche di Enti pubblici previdenziali che fanno capo allo Stato (l’INPS per esempio), o qualsiasi altra Amministrazione Statale. Ma non ci sono solo queste novità sulla sanatoria per le cartelle esattoriali del Governo.
Cosa cambia con il Decreto appena approvato
Di cartelle esattoriali e di cancellazione tratta come detto il Decreto Milleproroghe. Che di fatto amplia il termine per la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali di più basso importo e piuttosto obsolete. Inizialmente previsto per il 31 marzo, il provvedimento slitta e viene differito al 30 aprile. Tutte le cartelle di importo fino a 1.000 euro, relative a debiti con lo Stato, anche se di importo residuo al di sotto di questo limite, spariranno dagli estratti di ruolo dopo il 30 aprile. Questo differimento produce anche un altro effetto che riguarda la sospensione della riscossione.
Le operazioni di riscossione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione per le cartelle che rientrano tra quelle agevolabili, è di fatto congelata fino al 30 aprile prossimo. E viene fissato al 31 marzo il termine ultimo che i Comuni o gli altri Enti locali possono deliberare se aderire o meno allo stralcio delle cartelle. Infatti il provvedimento parallelo alla cancellazione, cioè lo stralcio, che riguarda debiti degli Enti diversi da quelli statali, prevede la facoltà di scelta di questi Enti. Si rammenda che in questo caso i debiti non vengono cancellati tutti, ma solo per la parte relativa a interessi e sanzioni. Ed anche in questo caso in maniera automatica sempre che l’Ente aderisca.