L’acqua di questi giorni inevitabilmente influisce sulle nostre culture. Da un mese a questa parte il pericolo di pioggia è sempre in agguato. Tutto questo ricade in maniera negativa anche sulla nostra piccola agricoltura domestica. Quella che molti di noi praticano per hobby e passione, per la soddisfazione di mangiare alcuni dei prodotti coltivati nei propri orti. La salvia, per esempio, non necessita di grandi cure, ma è proprio questo il periodo in cui preservarla dai suoi nemici peggiori, bruchi di falena e coleotteri. Vediamo come.
Gli esseri umani non sono gli unici ad apprezzarne profumo e sapore. Infatti, le foglie di salvia fanno molto gola anche a questi piccoli animaletti, quasi impercettibili a occhio nudo. Quello che, però, è molto visibile sono i danni che questi lasciano dopo il passaggio. Ovvero buchi, fori, pezzi di foglia mangiucchiati, non più utilizzabili in cucina. Per questo necessitiamo di difendere le nostre piante di salvia. Prevenendo invece di curare. Con tre semplici soluzioni, tutte di origine naturale. Letali per i bruchi, ma non per l’uomo.
I rimedi naturali contro i bruchi nella salvia
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Il primo è il più semplice ed è adatto anche per combattere gli afidi sulle foglie di melanzana e sulle rose. Un semplice macerato di aglio, due o tre spicchi, lasciato in infusione per una decina di minuti, fatto raffreddare e irrorato abbondantemente, con uno spruzzino, sulle foglie. Operazione da svolgere al tramonto, possibilmente quando le previsioni meteo indicano almeno un paio di giorni di asciutto.
La seconda soluzione è a base di cannella e chiodi di garofano. Polvere o stecche, nel caso della prima, poco importa. Basta lasciarle in infusione, in acqua calda, per almeno 30 minuti, insieme a una manciata generosa di chiodi di garofano. Anche in questo caso, dovremo andare a nebulizzare in serata.
Salvia brutta e foglie bucate? I rimedi della nonna per farla tornare a splendere
Come sempre in questi casi, per avere ottimi effetti, bisognerebbe usare le soluzioni prodotte almeno un paio di volte a settimana, a distanza di 3 o 4 giorni. Soprattutto con condizioni meteo instabili, come in questo periodo, potrebbe essere necessario ripetere l’operazione ogni due giorni.
Infine, la terza soluzione si può preparare utilizzando le nostre piantine di pomodoro. Sarà sufficiente prendere tre o quattro foglioline, tritarle e lasciarle macerare per un’ora in un litro di acqua bollente. Al termine, otterremo un liquido molto potente per eliminare bruchi di falena e coleotteri. Salvia brutta e foglie bucate? Abbiamo scoperto come risolvere il problema, dunque, con i classici rimedi della nonna.