Assegno Unico, Bonus, mensa scolastica ed ogni altra agevolazione prevista dal Governo necessitano della presentazione dell’ISEE per poter accedere ai benefici. Per la compilazione di questo modello occorre inserire ogni informazione finanziaria ma PayPal presenta una natura ibrida che potrebbe creare problemi di interpretazione.
PayPal consente di fare e ricevere pagamenti in maniera facile e veloce grazie all’apertura di un conto digitale. A PayPal si associano di fatto un conto corrente tradizionale o una carta di credito, Postepay e carte di debito.
Saldo, giacenza media e carta PayPal sono un problema per l’ISEE
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Per la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica sorge il dubbio in merito all’inserimento della giacenza media del conto PayPal per il calcolo del reddito ISEE.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha identificato il conto PayPal come uno strumento di pagamento e per questo non dovrebbe essere considerato. La carta PayPal invece sarebbe identificabile come un conto corrente, in quanto collegata ad un IBAN. Secondo le istruzioni per la compilazione del dell’ISEE tutte le carte fornite di IBAN devono essere considerate nel calcolo e dunque occorre dichiarare anche la PayPal.
Avere un conto ed una carta PayPal è utile e consente di pagare a rate alcuni acquisti, spalmando in due mesi il costo da sostenere e senza dover pagare spese aggiuntive. Ma bisogna fare i conti con la possibilità di ottenere agevolazioni e con il fisco.
PayPal e Agenzia delle Entrate
L’aspetto fiscale del conto PayPal si complica rispetto alla compilazione dell’ISEE.
Questo tipo di conto, pur essendo considerato una piattaforma virtuale finalizzata prevalentemente al trasferimento di denaro per delle transazioni, è pur sempre un conto estero.
L’Agenzia delle Entrate controlla i conti PayPal grazie all’Anagrafe dei conti correnti e dunque potrebbero partire controlli incrociati.
La prassi vorrebbe che venissero inseriti in dichiarazione dei redditi se la giacenza media dovesse superare i 5 mila euro e il deposito dovesse superare i 15 mila. Questo perché rientrerebbero nel monitoraggio previsto per i conti esteri.
Controlli fiscali e movimenti
Potremmo essere sottoposti a controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate qualora dovessero venire evidenziate delle incongruenze. Se dovessero risultare movimentazioni su PayPal che non trovano giustificazione nel confronto con la dichiarazione dei redditi presentata, potrebbero scattare i controlli. Quindi non solo saldo, giacenza media e carta PayPal potrebbero creare problemi nella compilazione dell’ISEE ma i movimenti del conto potrebbero assoggettarci a verifiche da parte del fisco.
Ogni strumento finanziario ed ogni movimento devono essere estremamente chiari e lineari per evitare di incorrere in multe e sanzioni.
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L’Agenzia delle Entrate interviene con controlli fiscali e accertamenti in queste situazioni