Come se non bastassero la lunga discesa del titolo che va avanti da anni e il crollo seguito all’annuncio dell’aumento di capitale, la seduta di venerdì 15 luglio ha riservato un’altra sorpresa agli azionisti con un crollo di circa il 30%. Questa volta, però, trattasi, come spiegato dagli esperti, di un ribasso tecnico che adegua il prezzo allo sconto del 30% sul Terp. Questo livello di prezzo è quello dopo lo stacco del diritto di opzione relativo a un aumento di capitale e all’aumento del numero di azioni in circolazione (95 nuove azioni per ogni singolo titolo posseduto).
Dal punto di vista grafico, però, la sostanza non cambia. Saipem è uno dei titoli che ha perso di più nell’ultimo anno, ma la discesa potrebbe ancora continuare. Un interessante punto di approdo potrebbe andare a collocarsi in area 0,6878 euro. D’altra parte la rottura di questo livello in chiusura di seduta potrebbe aprire le porte a una discesa fino all’obiettivo successivo in area 0,3392 euro.
I rialzisti potrebbero trovare un sospiro di sollievo nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 1,252. La strada, però, è ancora molto lunga e la prudenza deve essere d’obbligo.
La valutazione di Saipem
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Tuttavia, dal punto di vista dei fondamentali, il titolo risulta essere sottovalutato qualunque sia l’indicatore utilizzato. Secondo il fair value (calcolato con il metodo del discounted cash flow), invece, le azioni Saipem sono sottovalutate di circa il 70%. Inoltre, la società è uno dei casi più sottostimati di Piazza Affari. Il rapporto tra capitalizzazione e fatturato, infatti, è di 0,35 per l’anno 2022.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, le indicazioni degli analisti che coprono sono abbastanza inutilizzabili. Premettiamo che c’è convergenza nelle raccomandazioni. La migliore raccomandazione, infatti, è mantenere. Le altre, poi, sono o underperform oppure sell. La raccomandazione media, quindi, è underperform.
Le incongruità arrivano nel momento in cui si va ad analizzare il prezzo obiettivo proposto da ciascun analista. Il titolo il consenso medio è underperform, con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 30% circa. Quello che sorprende, però, è l’enorme differenza tra il giudizio più positivo e quello più negativo. Nel primo caso la sottovalutazione è del 133% circa, mentre nel secondo la sopravvalutazione è del 10% circa.
Saipem è uno dei titoli che ha perso di più nell’ultimo anno, ma la discesa potrebbe ancora continuare: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 15 luglio in ribasso del 29,91% rispetto alla seduta precedente 0,82 euro.
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