Sappiamo con quale frequenza e dopo quanti utilizzi bisogna lavare i vestiti che indossiamo? Per non sbagliare dobbiamo tenere conto di alcuni importanti fattori, scopriamo quali.
Non esiste sensazione più piacevole che indossare capi soffici e profumati durante il giorno ed anche quando dormiamo. Per questo quando arriva il momento di acquistare detersivo e ammorbidente, siamo particolarmente attenti a scegliere quello che ha una fragranza più gradevole. C’è chi ama i profumi che ricordano i fiori di campo, oppure un’essenza più semplice come il sapone di Marsiglia o gli agrumi.
Spesso finiamo per riempire velocemente il cesto della biancheria sporca dopo pochissimi utilizzi, solo perché vogliamo rinfrescare i nostri vestiti. Se d’estate è molto più facile sudare e sporcare i capi, d’inverno questo fenomeno si riduce, rendendo alcuni lavaggi inutili. Visti i costi dei consumi, sarebbe opportuno lavare solo quando è necessario. E farlo a pieno carico, una scelta intelligente che può farci risparmiare in bolletta.
Sai quante volte a settimana lavare pigiama, jeans e maglioni per igienizzarli? Scopriamo dopo quanti utilizzi metterli in lavatrice
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Non tutti i capi d’abbigliamento che indossiamo frequentemente sono uguali, alcuni sono più delicati e altri ancora li mettiamo a diretto contatto con la pelle. Ogni tipologia presuppone un tipo di lavaggio adeguato a certe temperature e alcuni dovremmo cambiarli quotidianamente. Come nel caso della biancheria intima, quindi slip, collant, calze e canottiere sono indumenti che dobbiamo necessariamente sostituire ogni giorno. I reggiseni potremmo utilizzarli un paio di volte in più, a meno che non abbiamo una sudorazione abbondante. Invece, per stabilire ogni quanto lavare il pigiama, bisogna tenere conto di altri fattori, ovvero se li indossiamo direttamente sulla pelle, tipo di tessuto, igiene personale e pulizia delle lenzuola.
Se laviamo almeno una volta a settimana la biancheria da letto e facciamo la doccia ogni sera, possiamo indossare il pigiama anche per 3 o 4 volte prima di metterlo in lavatrice. Il discorso cambia se ci svegliamo sudati e le temperature sono alte, allora l’ideale è cambiarlo immediatamente. Se siamo bravi a non macchiare jeans e pantaloni, possiamo attendere un poco di più, laviamoli in acqua fredda, massimo 30 gradi, minimo ogni 5 utilizzi. È determinante il tipo di tessuto anche per quanto riguarda i maglioni, in lana o fibra sintetica. Possiamo usarli anche per 5 volte di seguito, prima di lavarli a mano o in lavatrice, facciamolo prima se li sporchiamo o puzzano di sudore.
Il lavaggio perfetto per non infeltrire la lana
Adesso sai quante volte a settimana lavare pigiama, jeans e maglioni, ma come fare dei lavaggi perfetti per non rovinare i tessuti più delicati? Se vogliamo solo rinfrescare un capo di lana, possiamo farlo a mano, immergendolo in una bacinella colma d’acqua tiepida e scaglie di Marsiglia, evitando l’ammorbidente. È sconsigliato farlo con acqua eccessivamente calda perché il rischio è di infeltrire il tessuto, ricordando a fine lavaggio di strizzare con molta delicatezza. In lavatrice, quindi, escludiamo la centrifuga, basterà poi eliminare l’acqua in eccesso con degli asciugamani asciutti e stenderli lontano dai termosifoni.