Una volta si chiamava Bonus Renzi ed era pari ad 80 euro al mese per 12 mesi. Poi diventò Bonus IRPEF o trattamento integrativo. L’importo passò da 80 euro al mese a 100 euro al mese. Ed è ancora oggi in vigore, a tal punto che molti lavoratori dovranno prenderlo anche nel 2023. E chi invece non lo ha preso nel 2022, potrà recuperarlo adesso.
Bisogna sapere però il da farsi, perché spesso i lavoratori rischiano di perderlo o di percepirlo indebitamente, per poi andare a restituirlo. La cifra massima fruibile è pari a 120 euro al mese, anche se il tetto massimo di beneficio spettante resta calmierato a 1.200 euro anni. Ma sai come prendere il Bonus 1.200 euro sullo stipendio? Una domanda comune a molti lavoratori, soprattutto alla luce del fatto che non è prevista domanda per poterlo incassare nel 2023. Per l’anno precedente invece occorre “trattare” direttamente con l’Agenzia delle Entrate.
Trattamento integrativo sullo stipendio, ecco a chi spetta
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Continuerà ad essere fruibile dai lavoratori italiani, il Bonus IRPEF. Infatti nella manovra finanziaria del Governo Meloni il Bonus è stato prorogato ancora una volta e per tutto l’anno 2023. Anche se molti pensano che sia un trattamento favorevole solo per i lavoratori dipendenti del settore privato, il perimetro di applicazione di questa agevolazione fiscale che produce più soldi in busta paga, riguarda una platea più vasta. Infatti si applica oltre che ai lavoratori dipendenti del settore privato, anche ai lavoratori dipendenti del settore pubblico, ai soci lavoratori delle cooperative, ai titolari di borse di studio, agli stagisti, a chi svolge lavori socialmente utili, ai titolari di ammortizzatori sociali (CIG o NASPI), ai collaboratori e perfino ai cosiddetti lavoratori atipici.
Sai come prendere il Bonus 1.200 euro sullo stipendio? La domanda non serve
Per prendere il Bonus non serve presentare alcuna domanda da parte del diretto interessato. Alla luce di questo automatismo però, è necessario sottolineare che per la rinuncia al Bonus serve la comunicazione al datore di lavoro o a chi paga l’indennità mensile percepita. Perché è meglio rinunciare al Bonus IRPEF? Senza dubbio può sembrare strano che un lavoratore debba rinunciare a 100 euro al mese o a 1.200 euro annui.
Il problema sono i requisiti. Infatti si fa riferimento a limiti di reddito che riguardano l’anno in corso. Significa che il Bonus è erogato in via provvisoria, sulla base di redditi presunti. E non è raro che un lavoratore finisca con il percepire il Bonus che poi si scopre essere non spettante e da restituire. Tra l’altro la rinuncia non è definitiva, perché si può optare per il recupero del Bonus spettante a fine anno, con i conguagli della busta paga di dicembre, o al più con la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.
Come puoi recuperare il Bonus IRPEF 2022
I requisiti per avere il Bonus sono i medesimi del 2022. Per soggetti con reddito fino a 15.000 euro annui il Bonus è perfettamente spettante. Invece per soggetti con redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro annui, il Bonus è spettante a condizione che la somma delle detrazioni fiscali spettanti superi l’IRPEF lorda dovuta. Per chi ha optato per la rinuncia al Bonus 2022, con il nuovo 730 potrà recuperare il trattamento spettante. E con la busta paga di luglio 2023.