Si profila un cambiamento epocale in Italia. Anche nel nostro Paese, dopo lo smart working, si sta diffondendo la settimana corta. Un accordo firmato di recente potrebbe dar vita a una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro in Italia.
La settimana corta si affaccia in Italia
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Molti italiani desiderano lavorare da casa, magari sul web, e l’emergenza Covid ha aperto nuove opportunità di smart working. Le aziende hanno scoperto che i dipendenti possono lavorare in remoto senza compromettere la produttività. Così, anche se l’emergenza sanitaria è terminata, alcune aziende hanno adottato una soluzione mista. Ovvero, i dipendenti alcuni giorni lavorano in azienda e altri a casa.
Insieme allo smart working, molti lavoratori italiani potrebbero presto godere di un’altra grande conquista, la settimana corta. Ma cosa si intende esattamente per settimana corta? Con questa modalità di lavoro un occupato può completare le ore di lavoro previste dal contratto in quattro giorni invece di cinque. La settimana corta non prevede, in genere, una riduzione di stipendio o di ore lavorate, anche se in alcuni casi questo può avvenire.
Perché la settimana corta può essere un vantaggio per lavoratori e per aziende
La settimana corta di lavoro rappresenta un’opzione sempre più popolare per rendere il lavoro più sostenibile e flessibile verso le esigenze dei lavoratori. Ad esempio, un lavoratore che di solito lavora 35 ore su 5 giorni alla settimana potrebbe invece lavorare 8 ore e 45 minuti al giorno per 4 giorni. Ciò non comporta una riduzione del monte ore lavorative o dello stipendio.
L’obiettivo della settimana corta è quello di rendere il lavoro meno impegnativo, più interessante, e quindi produttivo, specialmente per i lavoratori più anziani ed esperti. Inoltre, questo modello di lavoro potrebbe ridurre lo stress per quanto riguarda gli spostamenti e migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e privata.
Rivoluzione in arrivo per questi lavoratori del settore bancario assicurativo
La soluzione della settimana corta è molto diffusa in Europa. Spagna, Belgio, Regno Unito e Paesi Scandinavi già adottano questa modalità di lavoro. Adesso, grazie a Intesa Sanpaolo e ad altre piccole realtà imprenditoriali italiane, sta entrando anche nel nostro Paese. Già da gennaio il gruppo bancario con sede a Milano concede ai propri dipendenti di lavorare 4 giorni su 5 da lunedì a venerdì. La scelta è su base volontaria e può essere fatta di settimana in settimana, a parità di livello retributivo.
Ma da fine febbraio è stato fatto un passo in più da un preciso settore dei dipendenti di Intesa Sanpaolo, quelli del comparto assicurazione. Grazie a un accordo appena siglato, gli oltre 1.260 dipendenti delle compagnie assicurative del gruppo, hanno raggiunto due obiettivi. Potranno usufruire della settimana corta, ma anche di 120 giornate smart working ogni anno. In pratica potranno fare la settimana corta da casa per 4 mesi su 12. La retribuzione è rimasta identica e nei giorni di lavoro in smart working i dipendenti potranno usufruire di un buono pasto di 3,8 euro. La rivoluzione in arrivo per questi lavoratori, i dipendenti di Intesa, è molto significativa. Infatti potrebbe aprire la strada ad altri accordi in altre aziende in Italia.