Il 30 e il 31 gennaio si è svolta la consueta riunione mensile della FED, cioè la Banca centrale americana. In molti la attendevano con ansia a causa della situazione relativa ai tassi di interesse. Ecco di cosa si è discusso e quali decisioni sono state prese.
Le previsioni degli analisti sono concordi nel dichiarare che i tassi di interesse potrebbero essere tagliati durante l’anno corrente, come ha fatto intendere anche Jerome Powell, presidente della Federal Reserve. Nessuno sa però dire con precisione quando avverrà. Ciò che è certo, ormai, è che non accadrà presto.
Nella riunione FED del 30 e 31 gennaio, i tassi sono stati lasciati invarianti e cioè al 5.25-5.50%, come era ormai piuttosto scontato.
Riunione FED del 30 e 31 gennaio, la dichiarazione del Comitato
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Secondo il Comitato di politica monetaria, non è appropriato ridurre il corridoio dei tassi fino a quando questo non avrà ottenuto una maggior fiducia che l’inflazione si muoverà verso l’obiettivo dichiarato e cioè il 2%.
Per chi sta seguendo la situazione tale dichiarazione non è affatto una novità. Infatti, riprende le parole più volte pronunciate in conferenza da Jerome Powell.
Alla luce delle più recenti previsioni macroeconomiche, difficilmente vedremo un primo taglio dei tassi di interesse già a marzo, come invece alcuni analisti avevano previsto.
Il futuro è incerto ed è meglio non dare nulla per scontato
Lo stesso Powell ha spiegato che non è detto che l’inflazione continui a scendere e che “il cammino futuro è incerto” e che la FED non cerca dati migliori ma “la continuazione di dati migliori”.
Come abbiamo esplicitato, la Banca centrale americana al momento ha intenzione di tagliare i tassi. Tuttavia, nel caso emergessero rischi per l’economia, sarebbe pronta a cambiare orientamento in proposito.
Non ci resta che attendere per vedere come si evolverà la situazione.
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