Se sei in ritardo con il pagamento della rata del mutuo, le conseguenze legali ed economiche possono essere molto serie. Ecco cosa può accadere se si è in ritardo con la rata e dopo quanto tempo scattano le prime conseguenze.
Con l’aumento dei tassi di interesse, e quindi delle rate dei mutui, molti italiani si trovano in difficoltà a rispettare le scadenze previste dal contratto. Purtroppo chi ha un mutuo variabile ha visto la sua rata crescere molto nell’ultimo anno e il ritardo nel pagamento potrebbe essere un evento possibile. Ma cosa succede se si paga in ritardo la rata del mutuo? Quali sono i rischi che si corrono verso la banca che ha erogato il mutuo?
Ritardo nel pagamento della rata del mutuo: scattano gli interessi di mora
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La prima conseguenza del ritardo nel pagamento della rata del mutuo è l’applicazione degli interessi di mora. Si tratta di una somma aggiuntiva che il debitore deve pagare al creditore per risarcirlo del danno derivante dal mancato o ritardato pagamento. Gli interessi di mora vengono calcolati in base al tasso pattuito nel contratto o, in mancanza, al tasso legale vigente.
Per legge, gli interessi di mora non possono superare determinate soglie antiusura, che variano in base al tipo di finanziamento e al periodo di riferimento. Gli interessi di mora si applicano solo se il ritardo supera i 30 giorni dalla scadenza della rata. Questi si sommano al regolare tasso del mutuo, aumentando il costo totale del finanziamento. Per evitare di pagare gli interessi di mora è, quindi, importante pagare la rata entro il termine stabilito o, al massimo, entro 30 giorni dalla scadenza.
Cosa accade se i ritardi si ripetono e i tempi di pagamento della rata si allungano
La seconda conseguenza del ritardo nel pagamento della rata del mutuo è la segnalazione nelle banche dati dei cattivi pagatori, come Crif o Centrale Rischi. Si tratta di archivi informativi che raccolgono i dati relativi ai rapporti di credito tra privati e banche o società finanziarie. Queste banche dati vengono consultate regolarmente da chi eroga nuovi finanziamenti, per verificare l’affidabilità finanziaria dei richiedenti.
Se si viene segnalati come cattivi pagatori, si rischia di vedersi negare l’accesso ad altri mutui o prestiti, o di ottenere condizioni meno vantaggiose. La segnalazione nelle banche dati avviene quando il ritardo supera i 30 giorni dalla scadenza della rata. Questa permane fino alla cancellazione dei dati, che avviene dopo un periodo variabile a seconda del tipo e dell’entità dell’inadempimento. Per evitare o rimediare alla segnalazione nelle banche dati, è quindi importante pagare regolarmente le rate del mutuo.
Il caso estremo: la revoca del mutuo
La terza e più grave conseguenza del ritardo nel pagamento della rata del mutuo è la revoca del mutuo e l’intimazione al pagamento dell’intera somma dovuta. Si tratta della risoluzione unilaterale del contratto da parte della banca, che può avvenire in almeno tre casi. La banca può revocare il mutuo per mancato pagamento anche di una sola rata o per un ritardo superiore ai 180 giorni.
Esiste anche un terzo caso. La banca può fare scattare la revoca per un ritardo compreso tra 30 e 180 giorni nel pagamento che si ripete più volte. In questi casi, la banca può richiedere al debitore di restituire immediatamente il debito residuo, con una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Se il debitore non paga entro il termine indicato, la banca può avviare una procedura legale per ottenere il decreto ingiuntivo di pagamento. A questo può seguire il pignoramento o l’esecuzione forzata sull’immobile ipotecato.
Se sei in difficoltà non aspettare ma rivolgiti subito alla banca
Come abbiamo scoperto, il ritardo nel pagamento della rata del mutuo può avere conseguenze molto serie e dannose. In caso di difficoltà nel pagamento delle rate, meglio contattare subito la tua banca per cercare una soluzione amichevole. Per esempio un allungamento o una sospensione temporanea.
Se invece ti trovi in una situazione di controversia con la banca, o di necessità di assistenza legale, rivolgiti a un’associazione dei consumatori. Questi potranno aiutarti a tutelare i tuoi interessi e ad agire nel modo più corretto.