In una seduta caratterizzata da una fortissima volatilità, le azioni Unicredit hanno perso oltre il 5% nonostante risultati oltre le attese e anticipo del dividendo. Questi i possibili scenari per le prossime settimane.
I numeri dei primi 9 mesi del 2024 sono eccezionali per Unicredit
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UniCredit ha registrato risultati finanziari solidi nel terzo trimestre del 2024, con ricavi netti pari a 2,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 2,6% su base annua. Questa crescita è stata sostenuta principalmente dall’aumento delle commissioni, che hanno raggiunto 1,9 miliardi di euro (+8,5%). Questo risultato è attribuibile alla fiducia della clientela e all’ampliamento delle attività del gruppo. Anche il margine di interesse ha contribuito significativamente, mantenendosi stabile a 3,6 miliardi di euro. Ciò ha dimostrato la resilienza della banca nonostante un leggero calo su base annua dovuto ai tassi di mercato e ai minori volumi di prestiti.
Il gruppo, guidato dal CEO Andrea Orcel, ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l’anno, alzando la stima dei ricavi netti a circa 24 miliardi di euro e prevedendo un utile netto di oltre 9 miliardi di euro, con possibilità di espansione a 10 miliardi se supportata da specifici aggiustamenti. Orcel ha espresso soddisfazione per i risultati, sottolineando come la banca stia dimostrando la capacità di adattarsi e crescere con una strategia chiara e coerente.
UniCredit ha recentemente compiuto una mossa strategica significativa acquisendo una partecipazione del 21% in Commerzbank, aprendo così alla possibilità di una futura fusione. Tuttavia, Orcel ha chiarito che questo è solo l’inizio di un percorso complesso, influenzato da regolamentazioni e dalle prossime elezioni in Germania. Il CEO ha anche precisato che la banca continuerà a valutare opportunità inorganiche, seguendo criteri finanziari rigorosi.
Il terzo trimestre del 2024 ha rappresentato il quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per UniCredit, con un utile netto trimestrale di 2,5 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nei primi nove mesi dell’anno, l’utile netto ha raggiunto i 7,7 miliardi di euro, con una crescita del 16% rispetto al 2023. Orcel ha inoltre annunciato un aumento del dividendo per gli azionisti, che dal 2025 passerà dal 40% al 50% dell’utile netto, confermando la fiducia del gruppo nella propria capacità di generare capitale in modo sostenibile.
I ricavi totali del trimestre si sono attestati a 6,1 miliardi di euro, in leggera diminuzione del 2,9% rispetto al trimestre precedente, a causa della stagionalità che ha influenzato negativamente le commissioni. Tuttavia, il margine di interesse si è mantenuto stabile, sostenuto da una gestione efficace delle risorse e dalla priorità data a segmenti di mercato di alta qualità. Nonostante l’impatto di tassi di mercato inferiori, la banca ha compensato con maggiori tassi sui finanziamenti alla clientela e una gestione strutturata dei depositi.
Dal punto di vista del rischio e della qualità del credito, le esposizioni deteriorate di UniCredit sono rimaste sotto controllo. Anche il coefficiente di copertura delle sofferenze si è mantenuto elevato, pari al 68,5%, dimostrando una gestione attenta e prudente del portafoglio creditizio.
Il gruppo ha riportato un CET1 ratio del 16,1% nel terzo trimestre. Un risultato in lieve calo rispetto al trimestre precedente, ma ben al di sopra dei requisiti regolamentari. Questo calo è stato in parte causato dalla distribuzione di dividendi e riacquisti di azioni proprie, oltre che dall’investimento strategico in Commerzbank. Nonostante ciò, il RoTE si è attestato al 19,7% nel trimestre, sottolineando la solida redditività della banca.
Un ulteriore sviluppo significativo è stato l’annuncio dell’incremento della previsione di utile netto per l’intero anno, che ora è superiore a 9 miliardi di euro. A questo si aggiunga l’incremento del target di ricavi netti a circa 24 miliardi. Questi risultati sono stati accompagnati da una revisione al rialzo del payout per gli azionisti, che riceveranno in anticipo un dividendo di 1,44 miliardi di euro, con pagamento previsto per il 20 novembre 2024.
UniCredit ha anche superato le aspettative degli analisti, con un utile netto per il trimestre luglio-settembre di 2,51 miliardi di euro, ben oltre il consensus di 2,27 miliardi, e profitti in crescita dell’8,2% rispetto all’anno precedente. La banca ha raggiunto un RoTE del 19,7%, in aumento rispetto all’anno precedente, confermando il suo ruolo di leader nel settore bancario europeo.
Il consiglio di amministrazione di UniCredit ha approvato un acconto sul dividendo del 2025
Risultati oltre le attese e anticipo del dividendo non evitano il crollo delle azioni Unicredit, ma c’è un’interessante novità che potrebbe rallegrare gli azionisti. L’istituto bancario, infatti, ha proposto un anticipo del dividendo nel 2025 riferito all’esercizio 2024, pari a 0,9261 euro per azione, per un totale complessivo di 1,44 miliardi di euro. Alle quotazioni attuali l’acconto sul dividendo genera un rendimento (dividend yield) del 2,16%, calcolato esclusivamente sulla tranche anticipata e non sull’intera cedola annuale.
La data di stacco dell’acconto è fissata per lunedì 18 novembre, mentre il pagamento avverrà il 20 novembre. Con questa operazione, UniCredit si aggiunge alla lista di società quotate su Borsa Italiana che distribuiranno dividendi a novembre.
Risultati oltre le attese e anticipo del dividendo non evitano il crollo delle azioni Unicredit: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni Unicredit guadagnano oltre il 70% da inizio anno, pertanto il ribasso del 5% non intacca, almeno per il momento, l’impostazione rialzista di lungo periodo. Solo una chiusura settimanale inferiore a 9,865 euro potrebbe mettere in discussione l’andamento di lungo periodo.
Da notare che l’RSI a 14 giorni indica una situazione di ipercomprato del titolo.
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