Nell’ultimo periodo, anche per rilanciare l’edilizia, le agevolazioni previste per ristrutturare casa sono moltissime. Ma anche la confusione dei contribuenti è tantissima tra i diversi bonus messi a disposizione dal Governo. Al punto che non si sa come e cosa fare per avere il massimo delle agevolazioni. Ristrutturare casa a costo zero è alla portata di tutti. Ma prima di capire quale sia il Bonus maggiormente adatto è il caso di capire la differenza tra sconto in fattura e cessione del credito. Ovvero la soluzione che permette di realizzare i lavori a costo zero.
Sconto in fattura sulle ristrutturazioni edilizie
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Lo sconto in fattura prevede, praticamente, di poter ristrutturare la propria abitazione a costo zero, nel caso del Superbonus 110%. É la stessa ditta che esegue i lavori ad anticipare la somma pari alla detrazione spettante in dichiarazione dei redditi. Un importo che dovrebbe coprire le spese dell’intera ristrutturazione e si tratta proprio di una alternativa alle detrazioni in modello 730.
Quale è il vantaggio dello sconto in fattura? Ovviamente è quello di poter godere da subito della somma spettante e non dover, quindi, pagare neanche un centesimo per i lavori di ristrutturazione. A dover, poi, reclamare il credito dallo Stato è la ditta che effettua lo sconto in fattura. Con lo sconto in fattura sul Superbonus 110%, quindi, si riqualifica la propria abitazione senza dover anticipare nessun costo.
Per poter ottenere lo sconto in fattura, però, è necessario trovare una ditta che esegua i lavori con questa soluzione.
Ristrutturare casa a costo zero con gli sconti dell’Agenzia delle Entrate è possibile se si sceglie una di queste soluzioni
La seconda soluzione è la cessione del credito. Se non si trova una ditta che esegua i lavori con lo sconto in fattura si può optare per questa seconda soluzione. Che è sempre un’alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi e che permette di non dover anticipare i costi dei lavori.
Il credito maturato nei confronti del Fisco, infatti, può essere ceduto a terzi o può essere utilizzato come anticipo o saldo della fattura della ditta. Entrambe le soluzioni permettono di poter godere immediatamente dell’importo totale che l’agevolazione prevede. Visto che l’alternativa è il recupero iln 10 anni come detrazione sul 730. Se si ha la possibilità di scegliere, in ogni caso, il consiglio è quello di optare per lo sconto in fattura perchè più immediato. Non è necessario, infatti, trovare un soggetto terzo che si faccia carico del credito mettendo a disposizione l’importo relativo (la banca ad esempio).
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