Quello che molti non hanno ancora capito è che tra le concause politiche, più che popolari, della BREXIT vi è il preciso disegno di fare dell’UK il più evoluto dei paradisi fiscali.
Per di più in white list per diritto storico e culturale…!
Il tutto mentre un migliaio di chilometri più a sud la smania di omologazione della Svizzera sta facendo fuggire attività e capitali alla ricerca di “un risparmio fiscale”che in larga misura stanno sbarcando a Londra.
Che caso…
Quando Boris Johnson ha annunciato che intende fare dell’Inghilterra la prima nazione al mondo non aveva certo in mente percorsi guerrafondai,
Il suo progetto è semplice: creare a Londra e dintorni il più grande hub finanziario e imprenditoriale al mondo.
Con agevolazioni e un risparmio fiscale importante per gli stranieri e un sistema bancario meno ossessivo di quello imposto dall’UE e dagli USA.
FTSE 100 da outperform
Alla luce di queste considerazioni come investire i risparmi? Quale asset allocation privilegiare cercando il miglior investimento possibile senza prendere troppi rischi?
Come posizionamento a medio termine, senz’altro post completamento della BREXIT, il FTSE 100 londinese è certamente indice azionario da inserire in portafoglio e su cui investire i propri soldi.
Un po’ più complesso valutare l’esito della BREXIT sulla sterlina anche se normalmente le valute dei paradisi fiscali tendono a restare discretamente stabili.
Comunque con una tendenza di fondo al rafforzamento.
Potrebbe essere vicino il momento di comprare sterlina (GBP) e questo potrebbe rivelarsi uno dei migliori investimento da fare nel futuro.
Svizzera e Unione Europea
La Svizzera non fa parte dell’Unione Europea ma ormai per molti aspetti è come se ne facesse parte.
Il malcontento tra i professionisti sta montando in terra elvetica e le stesse banche hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco… per i loro bilanci.
Certamente la Svizzera con le nuove normative in vigore e quelle in arrivo è definitivamente uscita dalla lista dei paradisi fiscali e non si presenta come “terra” dove è possibile ottenere un congruo risparmio fiscale.
In compenso a breve sarà definitivamente tolta da ogni tipologia di black list o grey list.
Ci ha guadagnato il Governo di Berna?
Per il momento la risposta è no!
Ogni tornata di dati macroeconomici non fa che confermare l’involuzione dell’economia elvetica.
Tabella dati nel calendario economico odierno della Svizzera
CHF | Vendite al dettaglio (Annuale) (Set) | 0,9% | -1,0% | ||||
CHF | IPC (Mensile) (Ott) | -0,2% | 0,1% | -0,1% | |||
CHF | IPC (Annuale) (Ott) | -0,3% | 0,3% | 0,1% | |||
CHF | Indice SVME dei direttori acquisti (Ott) | 49,4 | 45,0 | 44,6 |
Quali sono le previsioni economiche? La ripresa delle vendite al dettaglio di settembre può essere definita stagionale e quindi tutta da riverificare.
Mentre gli indici dei prezzi al consumo riferiti a ottobre ci dicono che la florida e ricca svizzera, da sempre una delle nazioni più care, sta perdendo chiaramente i colpi.
I Direttori degli acquisti che risalgono a 49.4 versus 45 e da 44.6 aprono a un minimo di ottimismo ma i dubbi complessivi sulla bontà delle scelte strategiche rimangono.
Il vero rischio è che la Svizzera, omologatasi dal punto di vista normativo per evitare l’isolamento, in realtà finisca per venire trascurata proprio per avere rinunciato alle proprie peculiarità storiche.
E attenzione al franco svizzero (CHF)!
Perché se la congiuntura elvetica tenderà a peggiorare ulteriormente la moneta locale potrebbe pagare un prezzo molto salato in termini di svalutazione negli anni a venire.
Quale sarebbe il miglior investimento da fare sul Franco svizzero quindi in questo caso? Sicuramente puntare sulla sua debolezza.