La battaglia con noi stessi è iniziata. Comprare tutto ciò che ci passa per la testa è estremamente gratificante. Ma per aiutare la prudenza basta conoscere alcuni trucchi psicologici.
Non ne vogliano i commercianti, i quali alle volte possono ottenere cifre importanti dalle vendite dei saldi estivi, iniziati ufficialmente nel mese di luglio e che ci accompagneranno fino ai primi giorni di settembre, a seconda della Regione in cui ci troviamo. Ma anche i consumatori hanno degli interessi da tutelare. Solo che alle volte rispondono a criteri di irrazionalità. Così è bene che ciascuno contribuisca secondo quanto può. E chi non può, non deve rischiare di sbilanciarsi troppo e, dunque, provare a risparmiare sui saldi estivi: cosa sapere per evitare fastidiosi salassi.
Porgersi le giuste domande è segno di maturità
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La prima domanda che ci dobbiamo porre sembra banale, ma è decisiva. Ho davvero bisogno di un bene? Se sì, i saldi sono una ghiotta opportunità. Se la risposta, sincera, è no, abbiamo un campanello d’allarme. La psicologia del cervello, a causa di un bias cognitivo, è concentrata sull’opportunità. È certamente un’opportunità acquistare un bene ad un prezzo molto scontato. Peccato, però, che se il bene non è realmente utile, la soluzione ottimale è, semplicemente, non possederlo. Peraltro, i percorsi irrazionali della nostra mente forse ci fanno concentrare sul lato dinamico dello sconto rispetto al prezzo complessivo. Ma riteniamo che il prezzo scontato sia davvero equo? Forse è alto, nonostante lo sconto lo faccia percepire come imperdibile.
La seconda lezione riguarda un elemento fondamentale negli affari, ovvero il tempo. O, per meglio dire, il momento. Vige, talvolta, l’erronea convinzione che i primi giorni dei saldi siano una garanzia di affare.
In realtà potrebbe avvenire il contrario. Le offerte più allettanti potrebbero semplicemente disvelarsi nel corso degli ultimi giorni, riguardando anche prodotti inizialmente non pubblicizzati e dipendendo anche dell’andamento dei saldi. Per raggiungere questo obiettivo, tanto meglio monitorare con attenzione i prodotti che desideriamo acquistare all’interno dei nostri negozi preferiti, meglio se già da prima dei saldi. Quindi meglio non farsi prendere dalla fretta di concludere, altro elemento che nella scienza della compravendita porta notoriamente a conclusioni azzardate e non troppo vantaggiose.
Risparmiare sui saldi estivi: cosa sapere per evitare fastidiosi salassi
L’ultimo approccio dipende maggiormente dalla libertà finanziaria di ciascuno di noi. Anche in questo caso, può sembrare banale calcolare un tetto massimo di spesa. In realtà quasi nessuno lo fa. In questo caso è bene considerare un vasto novero di elementi: spese da sostenere in eventuale viaggio o vacanza, possibili mazzate in arrivo (come il calo libri, ed il generale aumento dei prezzi, specialmente nel settore dei servizi), così come possibili rivalutazioni nei prossimi mesi relativi ad affitti oppure a mutui. Insomma, fare shopping fornisce un sentimento di soddisfazione difficile da comprendere. Non bisogna escludersi nulla per principio. Ma è bene che non si tramuti presto in un senso di pentimento o di sopraffazione.
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