Risoluzione immediata del contratto di locazione per un comportamento

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È importante conoscere bene i diritti e i doveri che sorgono a seguito della stipula del contratto di locazione. Infatti, proprietario e inquilino hanno per legge una lunga serie di diritti e doveri, spesso poco conosciuti. Ad esempio, la giurisprudenza ha spiegato più volte che il comportamento comune del proprietario di introdursi nella casa affittata senza permesso è un reato. Si tratta di violazione di domicilio, punita severamente dal codice panale.

Il codice civile indica precisamente i diritti e i doveri della parti. Per quello che non dice il codice civile, è intervenuta la giurisprudenza. Infatti, risolvendo le moltissime liti che sorgono, ogni giorno, su questioni relative al contratto di locazione, ha spiegato meglio le regole di questo contratto.

Ad esempio, è molto interessante una sentenza del 2020 della Cassazione riguardante il comportamento di un inquilino nella casa affittata. Il caso era quello di un soggetto che aveva normalmente affittato un appartamento. Quasi tutte le notti, per un lungo periodo di tempo, faceva rumore disturbando gli altri condomini. Questi si lamentavano con il proprietario dell’appartamento.

Risoluzione immediata del contratto di locazione per un comportamento

Il regolamento di condominio impediva espressamente ai condomini di fare rumore. In particolare dopo le 23 della sera. Nella stipula del contratto di locazione è normalmente presente la clausola del rispetto del regolamento di condominio. Dunque, il regolamento condominiale diventa parte del contratto di locazione. La violazione del regolamento condominiale diventa violazione del contratto stesso. Questo significa inadempimento del contratto di locazione da parte dell’inquilino.

Dunque, la Cassazione riteneva che l’inquilino rumoroso, violando il regolamento di condominio, avesse violato anche il contratto. L’inadempimento contrattuale giustifica l’attivazione dell’articolo 1453 del codice civile. Si tratta dell’azione di risoluzione per inadempimento. Questo significa che il proprietario può recarsi dal giudice e chiedere la risoluzione immediata del contratto di locazione.

Le regole a cui attenersi

E allora, la Cassazione riconosceva le ragioni dei condomini e del proprietario riconoscendo l’inadempimento dell’inquilino. E per questo ordinava la fine del contratto di locazione e la liberazione dell’immobile da parte dell’inquilino. Il consiglio è, dunque, quello di leggere bene il contratto di locazione quando prendiamo un immobile in affitto. Perché ci possono essere rimandi ad altri documenti che entrano a fare parte del contratto pienamente. In particolare, capita spessissimo che il contratto di locazione rimandi al regolamento di condominio. Dunque, è sempre bene farsi consegnare una copia del regolamento per evitare sorprese.

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