Rischio volatilità dei mercati: i conti deposito mettono davvero al riparo i risparmi dopo il taglio dei tassi della BCE?

Rischio volatilità dei mercati: i conti deposito mettono davvero al riparo i risparmi dopo il taglio dei tassi della BCE?

Il conto deposito è un prodotto finanziario tramite il quale si possono depositare specifiche somme di denaro, per proteggerle e, allo stesso tempo, farle fruttare. La caratteristica principale di questo strumento, infatti, è un tasso di interesse più o meno elevato, che permette al sottoscrittore di ottenere un guadagno sul capitale originario.

I conti deposito vengono scelti soprattutto dagli investitori che intendono diversificare il proprio portafoglio e puntare su vari asset, al fine di ridurre i rischi finanziari legati al mercato azionario. Nell’ultimo periodo, è cresciuto l’interesse per questo prodotto anche perché è considerato uno dei migliori per proteggere il denaro dall’inflazione.

Dopo il recente taglio dei tassi da parte della BCE, gli strumenti offerti dalle banche sono molto competitivi ed esiste un vasta gamma di conti deposito in cui investire. Ma rappresentano davvero la soluzione ideale nell’attuale contesto economico e finanziario?

Pro e contro del conto deposito: è importante scegliere in base alle proprie esigenze

Come abbiamo specificato, il conto deposito è uno strumento che presenta un basso profilo di rischio, perché quasi tutte le banche italiane fanno parte del FITD, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. L’unico vero e proprio pericolo (indicato nel riepilogo informativo del conto deposito) è il cd. rischio di controparte, che si verifica quando uno dei contraenti non rispetta i propri obblighi.

Pro e contro del conto deposito: è importante scegliere in base alle proprie esigenze

Pro e contro del conto deposito: è importante scegliere in base alle proprie esigenze

È proprio per evitare questo pericolo che gli istituti bancari aderiscono al FITD o, nel caso delle banche di credito cooperativo e di casse rurali, al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Nel caso in cui la banca fallisse e non potesse restituire il capitale depositato e gli interessi maturati, verrebbe garantita una copertura fino a 100 mila euro per ogni titolare.

Il conto deposito, inoltre, è molto semplice da gestire e assicura rendimenti certi grazie al tasso di interesse applicato dall’istituto di credito per tutta la durata dell’investimento. In alcuni casi, ai sottoscrittori sono offerte anche promozioni, dirette a incrementare i ricavi.

Di contro, questo strumento finanziario può presentare delle spese di gestione più o meno elevate, a causa dei costi aggiuntivi, come spese di apertura, che potrebbero garantire un rendimento reale inferiore. Dal punto di vista fiscale, si applica la ritenuta del 26% sugli interessi maturati e l’imposta di bollo dello 0,2% della giacenza per la frazione di anno in cui è stato sottoscritto il conto.

Un altro limite è il vincolo. Ci sono, infatti, due tipologie di conti deposito: quelli vincolati e quelli svincolati. Nel primo caso, i tassi di interesse solo più elevati, ma è necessario lasciare le somme ferme sul conto per un determinato lasso temporale e si rischia di perdere gli interessi maturati in caso di prelievo anticipato. I conti non vincolati, invece, consentono il prelievo dei soldi in ogni momento, ma offrono rendimenti più bassi.

I ricavi dei conti deposito alla luce della politica BCE

I conti deposito permettono di investire in maniera sicura i propri risparmi, ma questa garanzia comporta inevitabilmente dei guadagni inferiori. Questo dato è più evidente con la nuova politica monetaria della Banca Centrale Europea e l’ultimo taglio dei tassi di 25 punti percentuali.

I ricavi dei conti deposito alla luce della politica BCE

I ricavi dei conti deposito alla luce della politica BCE

La manovra, infatti, ha ridotto la convenienza dei conti deposito perché attualmente le banche stanno proponendo tassi più bassi, sia per gli investimenti di medio- lungo periodo (a 36 o 60 mesi) sia per quelli di breve periodo (a 6, 12 o 18 mesi). Se si guarda alle offerte più vantaggiose, raramente si riesce a superare il 2,59% lordo. Gli ultimi dati, infatti, indicano una riduzione che va da 0,59 a 0,78 punti tra marzo 2024 e marzo 2025.

Quali sono i migliori conti deposito di marzo 2025?

Il mercato resta, però, ancora molto competitivo. Tra le offerte più vantaggiose spiccano quelle dei conti con vincoli di 12 o 24 mesi e le proposte delle banche online (perché prevedono costi di gestione più bassi). Ad esempio, attualmente sono da segnalare:

  • il conto Arancio di Banca Ing;
  • il conto Premium di Banca Illimity;
  • il conto Progetto di Banca Progetto;
  • il conto Deposito Più di Banca Credem;
  • il conto Rendimax di Banca Ifis.

Ovviamente la scelta tra le opzioni disponibili non può prescindere dall’analisi delle proprie esigenze finanziarie.

Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.

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