La Redazione di ProiezionidiBorsa ha analizzato in diverse occasioni l’andamento del mercato immobiliare nel nostro Paese. Abbiamo constatato più volte che il prezzo delle case ha una duplice valenza, sia finanziaria che sociale. Gli immobili rispondono infatti ad un’esigenza primaria delle famiglie, ovvero la necessità di disporre di una casa per vivere. Soddisfano anche il bisogno di trovare un locale per le attività commerciali e produttive.
Dal punto di vista finanziario, invece, il mercato immobiliare ha sempre costituito una vera e propria asset class. Ossia un ambito specifico dove investitori privati ed istituzionali decidono di allocare i propri risparmi. Oggi, con il rischio di un crollo dei prezzi delle case in tutta Europa, questo paradigma può interrompersi bruscamente. Sono molti, infatti, gli indicatori che mostrano come il mattone sia entrato in una bolla nelle principali città del continente. Una possibile crisi dalle conseguenze davvero difficili da definire con precisione.
Un mercato storicamente stabile
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Il motivo che ha spinto negli anni tantissimi investitori ad orientarsi verso il mercato immobiliare è fondamentalmente dovuto alla sua stabilità. La crescita demografica, soprattutto nei grandi centri urbani, ha sostenuto i prezzi in maniera sostanzialmente ininterrotta dal dopoguerra ad oggi. Insomma, acquistare un immobile per molti anni ha significato coniugare esigenze abitative ad un investimento sicuro.
Oltre a garantire importanti ritorni per chi acquistava a solo fine speculativo. Sulla base delle ultime rilevazioni dell’OCSE, oggi c’è il concreto rischio di un crollo dei prezzi delle case in tutta Europa. Nel 2020, infatti, in molti Paesi europei il prezzo degli immobili è salito di oltre il 15%. Contro un 5% registrato negli Stati Uniti ed una media del 4% nei Paesi industrializzati. Un trend controintuitivo alimentato dagli ingenti aiuti pubblici che hanno mantenuto pressoché inalterati i livelli retributivi di molti cittadini. Oltre che dall’aspettativa di un veloce ritorno alla normalità.
Rischio di un crollo dei prezzi delle case in tutta Europa
Il nuovo possibile ricorso ad ulteriori misure restrittive sta determinando un esodo generalizzato dalle grandi città verso le campagne. Sempre l’OCSE ha rilevato che circa il 20% degli abitanti di Parigi si sta trasferendo nelle residenze in campagna. Questa situazione potrebbe causare gravi danni all’economia metropolitana e determinare un crollo del valore degli immobili.
Una riduzione delle attività economiche nelle grandi città causa una contrazione delle locazioni commerciali. Inoltre, il crollo del numero degli studenti fuori sede e dei nuovi lavoratori ha conseguenze rilevanti sul settore delle locazioni residenziali. Insomma, il rischio di un crollo dei prezzi delle case in tutta Europa è quantomai probabile, almeno nel prossimo futuro. Una congiuntura parzialmente già accaduta in Italia e che avevamo trattato in un recente approfondimento.