Rischio di cardiopatie e mortalità più elevata tra chi ha carenza di questo prezioso sale minerale

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Per funzionare bene, il nostro corpo ha bisogno di immettere, attraverso la dieta, tutti i nutrienti essenziali alla vita. Spesso, sulle pagine di ProiezionidiBorsa, abbiamo parlato dei rischi a cui si va incontro soffrendo di carenze alimentari. La maggior parte delle volte ci preoccupiamo dell’apporto delle vitamine, considerate le particelle fondamentali per il nostro organismo. Ma anche i sali minerali svolgono un ruolo chiave.

Una recente ricerca, portata avanti dagli studiosi dell’Heart and Vascular Center di Amburgo (Germania), mette in luce l’essenzialità di un minerale in particolare. Parliamo del ferro, in carenza del quale potremmo avere maggior rischio di cardiopatie e mortalità più elevata. I ricercatori avrebbero osservato come la carenza di ferro possa portare a gravi conseguenze per il cuore e per tutto l’apparato cardiocircolatorio. Addentriamoci nella ricerca, rivelando quali sono i livelli di ferro ottimali per scongiurare il pericolo.

La maggior parte della popolazione di mezza età soffre di carenza di ferro

I ricercatori tedeschi hanno studiato la correlazione tra carenza di ferro e rischio cardiovascolare. Non solo, avrebbero scoperto anche un nesso tra carenza di ferro e innalzamento della mortalità per qualsiasi causa. Ma arriviamoci per gradi.

Gli studiosi hanno preso come riferimento un campione composto da 12.164 soggetti, prelevati da tre diversi scaglioni statistici. In seguito ai loro esami preliminari, i ricercatori hanno osservato un alto tasso di carenza di ferro, sia assoluta che funzionale. Nei tre scaglioni statistici, le persone che soffrivano di carenza di ferro erano rispettivamente pari al: 60,0%, al 16,4% e al 64,3%.

Questo dato, già di per sé preoccupante, si aggrava alla luce di quanto avrebbero svelato in seguito le ricerche. La carenza di ferro, infatti, influirebbe sia sullo sviluppo di cardiopatie e malattie cardiovascolari, che sul tasso di mortalità generale.

Rischio di cardiopatie e mortalità più elevata tra chi ha carenza di questo prezioso sale minerale

Come anticipato, gli studiosi hanno osservato una correlazione tra carenza di ferro e insorgenza di disturbi cardiovascolari. Secondo gli esperti, la soglia oltre la quale la ferritina non dovrebbe mai scendere è pari a 100 μg/l. Se il valore della ferritina scende al di sotto di tale soglia, ci troviamo dinanzi a una carenza di ferro assoluta.

Una carenza di ferro assoluta aumenterebbe il rischio di malattia cardiovascolari, con un rapporto di rischio pari a 1,20. Allo stesso modo, una carenza di ferro assoluta grave aumenta il rischio di mortalità per qualsiasi causa, con un rapporto di rischio pari a 1,28.

Commentando la ricerca, gli studiosi affermano che con la carenza di ferro aumenterebbe la probabilità di morte nel giro di 13 anni.

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