La carta di identità e la patente sono documenti identificativi che è sempre opportuno tenere con sé. In ogni caso, è bene sapere che nessuna norma di legge obbliga i cittadini ad andare in giro con la carta di identità. L’unico obbligo sussiste per la patente, qualora ci si metta alla guida di un veicolo. Tuttavia, può accadere di ricevere un controllo dalla Polizia o dai Carabinieri, i quali possono chiedere l’esibizione dei documenti.
Questa evenienza può verificarsi per qualsiasi ragione, ossia: in occasione di un posto di blocco o di un controllo a campione. In tali casi, il solo fatto di non essere muniti del documento non integra reato. Lo è, tuttavia, il rifiuto di fornire le proprie generalità, che integra il reato di cui all’art. 651 c.p.. La norma, appunto, punisce con l’arresto fino a 1 mese o con l’ammenda fino a 206 euro, detto comportamento. Vediamo, però, più nel dettaglio, in quali circostanze ricorre il reato.
Quali sono le condizioni che integrano il reato di cui all’art. 651 c.p.
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La richiesta di fornire le generalità deve essere legittima e allo stesso tempo provenire da un pubblico ufficiale. A quest’ultimo riguardo, è bene chiarire che tale qualifica spetta anche al controllore o al capotreno, quando sono in servizio. Se, invece, il controllo proviene da un agente in borghese, costui è tenuto a identificarsi, mostrando il tesserino di riconoscimento. Diversamente, ci si può rifiutare di fornire documenti e generalità. Anche i militari in servizio nelle città, che abbiano lo status di agente di pubblica sicurezza, possono svolgere questa funzione. Quindi, possono fermare i cittadini e chiedere il documento di identità o, in mancanza, le loro generalità.
Per quanto riguarda, poi, i controllori di autobus, treno, metro o tram, come detto, sono pubblici ufficiali quando in servizio. Quindi, quando intendano elevare la sanzione al passeggero, privo del titolo di viaggio, hanno il potere di chiedergli le generalità. A quel punto, se il primo di rifiuta di fornirglieli, può incorrere nell’incriminazione per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. Quindi, rischia l’arresto fino ad 1 anno, semplicemente per aver rifiutato di fornire le sue generalità.Tuttavia, ricorre una certa differenza tra il ruolo delle forze dell’ordine e quello dei controllori, che qui di seguito spiegheremo.
Rischia l’arresto fino ad 1 anno chi semplicemente non fornisce queste informazioni al pubblico ufficiale, se fermato per un controllo
È bene sapere che la richiesta del controllore di mostrare i documenti è legittima, solo se egli intenda elevare la multa. Ovviamente, il passeggero dovrà anche essere sprovvisto del titolo di viaggio o di un titolo di viaggio valido. Se, però, lo stesso è sprovvisto di documenti, il controllore potrà solo fermarlo e chiamare la polizia, per procedere alla sua identificazione. La ragione di ciò è che il controllore, pur essendo un pubblico ufficiale, non è un agente di pubblica sicurezza.
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