Il Codice della Strada contiene tantissime regole riguardanti la circolazione stradale e le attività connesse. Per ogni violazione, il Codice della Strada prevede una sanzione proporzionata. Sono piuttosto rare le volte in cui la sanzione comporta anche solo la sospensione della patente. Altrettanto difficile è che la multa superi il migliaio di euro. Quotidianamente possiamo osservare moltissime violazioni del Codice della Strada. Per fortuna, la maggioranza di queste espongono gli utenti della strada ad un rischio d’incidente piuttosto basso. Per questo le sanzioni non sono così gravi.
Abbiamo i posteggi in divieto di sosta o in doppia fila, abbiamo le svolte senza l’utilizzo dell’indicatore di direzione e altre infrazioni simili piuttosto comuni. Queste violazioni hanno, però, una bassa probabilità di minacciare la salute delle persone. Per questo il Codice della Strada non le punisce in modo eccessivamente severo.
Le infrazioni più gravi
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Più raramente, gli utenti della strada, soprattutto i conducenti di veicoli, commettono infrazioni più gravi. Infrazioni, cioè, che mettono a serio rischio l’incolumità delle persone. Questo maggiore rischio è evidente guardando alle sanzioni previste. Ad esempio, rischia la revoca della patente, ma anche una multa che arriva fino a 3.382 euro, chi supera i limiti di velocità. In particolare, l’articolo 142 del Codice della Strada prevede che se si superano i limiti di almeno 60 km/h, oltre alla multa, c’è la sospensione della patente. Non solo, ma se il conducente compie questa violazione altre due volte, entro due anni dalla prima infrazione, gli viene revocata la patente.
Questo dimostra quanto il Codice della Strada ritenga pericoloso l’eccesso di velocità. Superare di oltre 60 km/h il limite di velocità, infatti, rende il veicolo incontrollabile e si alza molto il pericolo di incidenti. Detto questo, però, ci sono delle regole che anche la Pubblica Amministrazione deve rispettare, quando accerta le infrazioni. Lo ha ricordato la Corte di Cassazione con l’ordinanza 14109 del 2021. Per quanto l’infrazione possa essere grave, dicono i giudici, la Pubblica Amministrazione deve, comunque, rispettare le regole sull’utilizzo degli autovelox.
Rischia la revoca della patente e una multa fino a 3.382 euro il conducente del veicolo che infrange questa regola del Codice della Strada
Tra queste regole una particolarmente importante è quella che riguarda l’obbligo di taratura dell’autovelox. Se il macchinario non è tarato, il verbale con cui si accerta l’eccesso di velocità è nullo (annullabile). Nel senso che il cittadino può andare dal giudice, o dal prefetto, e chiedere che questo annulli la multa. La Corte ricorda anche che la taratura dell’apparecchio va effettuata da un soggetto specializzato e specifico.
Si tratta di un ente verificatore e non si ammettono altre attestazioni di conformità. I consigli, dunque, sono due. Il primo è quello di essere prudenti alla guida e di non superare i limiti di velocità. Il secondo è, se per distrazione prendiamo una multa, quello di controllare nel verbale la taratura dell’autovelox. Perché se non è presente, o troppo vecchia, possiamo farci annullare la multa.
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