L’avvento di internet ha sicuramente cambiato la vita di tutti. Siamo sempre connessi con amici e famiglia. Abbiamo cambiato il modo di comunicare e di lavorare. Tra le tante novità, lo shopping online è certamente tra le più impattanti nella vita di tutti i giorni. Negli ultimi anni, gli italiani hanno scelto questa nuova modalità di fare acquisti a scapito dei negozi di quartiere.
Complice la pandemia, che per lungo tempo ha obbligato le famiglie ad acquistare esclusivamente online, a fronte del divieto di uscire da casa. Una volta tornati alla normalità, ci siamo però accorti dei tanti vantaggi degli acquisti online. La possibilità di risparmiare tempo. La possibilità di effettuare resi con i corrieri che arrivano comodamente a casa a ritirare il pacco. L’ampia scelta di prodotti offerta dalle piattaforme online, non paragonabile ai negozi fisici.
Rischia la reclusione fino a 5 anni, una multa di 1.549 euro e il risarcimento del danno il venditore online che tiene questo comportamento scorretto
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Tutto ciò ha dato il via al proliferare di nuove piattaforme in cui chiunque può diventare venditore. Si pensi alle applicazioni in cui si possono vendere vestiti e oggetti di seconda mano a prezzi ridotti. Vincono tutti. L’improvvisato venditore libera l’armadio dalle cianfrusaglie e ricava un guadagno, seppur modesto. L’acquirente ottiene il bene ad un prezzo ben più vantaggioso rispetto a quello di mercato.
Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica. Infatti, si sente sempre più spesso parlare di truffe online. Ultimamente in moltissimi stanno ricevendo, attraverso email, WhatsApp e social dei messaggi pericolosi a cui fare molta attenzione. Ciò è reso possibile dalle modalità con cui avviene la vendita. Il pagamento viene effettuato prima della ricezione della merce. Non si può effettuare un controllo preventivo sullo stato del bene acquistato. L’acquirente non conosce l’identità del venditore.
Consigli utili per tutelarsi
I giudici della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2902 del 26.01.2022 hanno ritenuto che il venditore online che non consegna la merce, non risponde di semplice truffa. Risponde bensì di truffa aggravata dalla minorata difesa. Con una pena ben più severa. Il venditore che tenga questo comportamento rischia la reclusione fino a 5 anni oltre che una multa e il risarcimento dei danni.
Con questa decisione i giudici danno atto del comportamento sleale da parte del venditore. Si preoccupano in particolare di tutelare l’acquirente, scoraggiando il più possibile i venditori online dal tenere queste condotte.
Sebbene la dura risposta dei giudici sia un importante dissuasore, ciò non basta. Cosa si può fare allora per tutelarsi dalle truffe online? Intanto conoscere i propri diritti. Non molti sanno di avere dei diritti davvero utili che la legge riconosce per gli acquisti online.
Poi, si devono scegliere solo negozi affidabili e conosciuti. Questi negozi offrono al cliente la possibilità di scegliere tra diverse modalità di pagamento. Tra queste, il contrassegno è sicuramente la più sicura. Con il contrassegno si effettua il pagamento direttamente al corriere. Si ha quindi la possibilità di controllare lo stato della merce. Infine, è importante proteggere i propri dati. Non bisogna mai comunicare il numero di telefono o la propria email.
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