I rapporti di vicinato non sempre sono semplici e cordiali. Si trovano a vivere molto vicine persone dal carattere, delle idee, dalle esperienze e dagli stili di vita più diversi. È normale che ci possano essere attriti riguardanti le questioni più varie. Il problema è che, spesso, per l’orgoglio delle persone problematiche banali diventano questioni di principio e portano anche a processi in Tribunale.
Ad esempio, una recente sentenza della Cassazione si è occupata di una lite tra vicini riguardante il posteggio auto. Nel caso esaminato dai giudici, un vicino aveva la brutta abitudine di lasciare la propria auto posteggiata davanti al portone del suo dirimpettaio. Secondo la Cassazione questo non era un semplice comportamento maleducato. Infatti, per i giudici c’erano gli estremi per condannare il vicino al reato di violenza privata. Il codice penale, infatti, sanziona chi con violenza o minaccia costringe qualcuno a fare, tollerare od omettere qualcosa.
I reati dei vicini
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Un altro caso affrontato dalla Cassazione riguardo i rapporti di vicinato lo abbiamo con la sentenza 13912 del 2017. Si trattava del caso di un soggetto che si introduceva nel cortile del vicino e smontava le tende del suo vicino. Secondo la Cassazione rischia il reato il vicino che tiene un comportamento di questo tipo. Infatti, per la Cassazione un atto di questo tipo è una chiara violazione di domicilio. Il codice penale punisce questo comportamento con un massimo di 4 anni di reclusione, dunque una pena severa.
Il caso riguardava un soggetto che aveva instaurato una lite in Tribunale civile con il vicino riguardo il posizionamento delle tende. Infatti, secondo lui entravano nella sua proprietà in modo illecito. Il Tribunale ordinava al vicino, in via cautelare, di rimuovere le tende in attesa della decisione. Il vicino lasciava, in ogni caso, le tende montate. Per questo l’uomo si introduceva nella casa del vicino e si faceva giustizia da sé rimuovendo le tende.
Rischia il reato il vicino di casa per questo comportamento
In primo grado, il Tribunale riteneva questo comportamento integrante il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Questo comportamento è punito con la semplice multa fino a 516 euro. La Cassazione, però, non era d’accordo. Secondo i giudici l’atto di introdursi nella proprietà altrui per rimuovere le tende integrava il reato, molto più grave, di violazione di domicilio. Punito fino a 4 anni di reclusione. Dunque, attenzione a questo tipo di comportamenti tra vicini. Parcheggiare la macchina in modo maleducato o farsi giustizia da sé può portare a conseguenze molto più gravi di quello che si crede.
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