Rinuncia all’eredità: come funziona e quanto costa

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Rinuncia all’eredità: come funziona e quanto costa?

Quando muore una persona il suo patrimonio deve essere devoluto agli eredi.

Si apre, dunque, la successione al fine di individuare i chiamati all’eredità.

I chiamati, per successione legittima o testamentaria, potranno liberamente scegliere se accettare o meno l’eredità.

Scelta che dipende, principalmente, dalle sostanze effettive del defunto. Conviene rinunciare all’eredità quando i debiti superano i crediti.

Vediamo cos’è la rinuncia all’eredità, come funziona e quanto costa.

Rinuncia all’eredità: come funziona e quanto costa

Il nostro codice civile, riconosce all’art. 519 il diritto a rinunciare all’eredità entro 10 anni dalla morte.

La rinuncia all’eredità, è la dichiarazione con la quale i chiamati all’eredità dichiarano di non voler acquisire l’eredità del defunto.

Questa dichiarazione va presentata dopo che sia stata aperta la successione ma prima della presentazione della denuncia di successione e prima della divisione dell’eredità.

Non essendo possibile accettare l’eredità solo in parte, si consiglia, sempre, di quantificare i crediti e i debiti del defunto.

Come rinunciare all’eredità

Non si può rinunciare all’eredità con una scrittura privata autenticata. A confermarlo la Corte di Cassazione con la sentenza n.13590 del 2016.

Come si rinuncia all’eredità

Si rinuncia all’eredità o:

-con una dichiarazione ricevuta dal cancelliere della Volontaria Giurisdizione del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione.

La successione si apre nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto. oppure

-con una dichiarazione ricevuta da un Notaio su tutto il territorio dello Stato.

Di regola, sia il Tribunale che il Notaio utilizzano delle dichiarazioni su modelli prestampati.

La rinuncia viene poi inserita nel Registro delle successioni conservato in Tribunale.

Quanto costa

Indice dei contenuti

Per rinunciare all’eredità i costi da sostenere sono i seguenti:

-una marca da bollo da 16 euro per la redazione dell’atto,

-una tassa di 200 euro per la registrazione dell’atto da pagare con modello F23,

-ulteriori costi per marche da bollo o diritti di cancelleria per eventuali copie autentiche.

Approfondimento

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