La certificazione di Legge 104 ha una scadenza in riferimento ai minori, ma cosa succede se prima del termine il minore compie diciotto anni? I permessi sono validi? Analizziamo cosa succede in questi casi e come effettuare il rinnovo dei permessi Legge 104 al compimento dei 18 anni.
Le agevolazioni si conservano
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La Legge n. 114/2014 all’articolo 25 prevede che le persone con handicap e con invalidità civile, conservano tutte le agevolazioni fino alla visita di revisione. La Legge, si riferisce alle prestazioni di qualsiasi natura, quindi, sia alle prestazioni economiche che a tutte le agevolazioni (ad esempio ticket sanitario). Anche il rinnovo dei permessi Legge 104 al compimento dei 18 anni segue lo stesso principio. Restano validi fino al nuovo esito con la visita di revisione.
Permessi Legge 104 e l’indennità di accompagnamento
Se non bisogna fare nulla per il rinnovo dei permessi Legge 104 al compimento dei 18 anni fino alla revisione, cosa succede alle prestazioni economiche? Sempre la Legge 114/2014 all’articolo 25 al comma 6, precisa che l’indennità di accompagnamento per ciechi civili e indennità di comunicazione sono attribuite al compimento dei 18 anni le prestazione agli invalidi maggiorenni. La norma precisa che non necessitano ulteriori accertamenti sanitari.
Resta ferma la sussistenza di altri requisiti previsti dalla normativa.
Al raggiungimento della maggiore età è previsto solo l’accertamento dei requisiti socio reddituali con il modello AP70.
Questo comporta agli invalidi maggiorenni l’attribuzione del diritto alle prestazioni economiche erogabili, senza dovere eseguire ulteriori accertamenti sanitari.
Figura del tutore
Esistono altre difficoltà che il genitore deve affrontare quando il figlio disabile diventa maggiorenne. In quanto finché è minorenne il genitore è tutore e può eseguire tutte le azioni nell’interesse del figlio per atti amministrativi ordinari o straordinari.
Quando il minore raggiunge la maggiore età, tutto ciò decade. Per la legge il figlio maggiorenne è considerato capace di compiere atti giuridici validi.
Per poter continuare a tutelare gli interessi del figlio disabile, i genitori dovranno richiedere una sentenza del Tribunale che dovrà stabilire l’inabilitazione o l’interdizione dell’adulto portatore di handicap all’esercizio dei propri diritti civili.