Il rapporto tra il voler tornare in forma e le parole usate aè spesso ambiguo. Un esempio? Tutti dovrebbero sapere che c’è una sostanziale differenza tra perdere peso e dimagrire.
Si può, ad esempio, eliminare il grasso senza vedere i chili scendere sulla bilancia, soprattutto se ci si allena. Ma questo è solo un esempio di come le semplificazioni non portino da nessuna parte quando si affrontami temi che dovrebbero avere basi scientifiche.
Rimettersi in forma in una settimana, le cose da sapere
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Non è difficile imbattersi in messaggi promozionali che promettono perdite di peso miracolose. Dal perdere cinque chili in una settimana al dieci in un mese. Bene, secondo tutti gli specialisti, questi obiettivi fuorvianti e pericolosi.
Chi vuole dimagrire dovrebbe avere ben chiaro che non esistono miracoli. Ci sono solo percorsi virtuosi nella condotta alimentare, diete sostenibili nel medio-lungo periodo e che alla lunga danno dei risultati.
Mangiare troppo in meno rispetto a quello che è il proprio fabbisogno calorico è pericoloso. Potrebbe portare dei risultati, ma generare anche dei danni e i traguardi raggiunti potrebbero non essere duraturi.
Quanto tempo ci vuole per rimettersi in forma?
Tanti vorrebbero rimettersi in forma in una settimana, ma è bene chiarire che non tutti possono farlo. Un lasso di tempo così breve è funzionale a dare risultati definitivi solo a qualcuno che è nelle condizioni di poterli ottenere.
Una persona in forma, ad esempio, che deve fare i conti con un po’ di ritenzione idrica o con al massimo un chilo di troppo, potrebbe ottenere gli effetti sperati. Potrebbe mettersi alle spalle un po’ di gonfiore addominale e acquisire un maggiore grado di benessere.
Chi, invece, avesse quattro o cinque chili da perdere (o anche più) non può pensare di ottenere il risultato a cui aspira in sette giorni. Una settimana dovrebbe essere vista come parte di un percorso più lungo, al termine del quale si potrà ottenere un risultato definitivo. Questa è l’interpretazione ottenibile dalle linee guida date da dietologi e nutrizionisti, che sottolineano che il dimagrimento dovrebbe essere graduale.
Qual è la strategia giusta per rimettersi in forma
Proprio per questo sarebbe sempre opportuno rivolgersi a un nutrizionista qualora si voglia dimagrire. Si otterrebbe così una dieta equilibrata, senza perdere i giusti apporti nutrizionali e con un piccolo deficit calorico.
Questa, prolungata nel lungo periodo, consentirebbe di mangiare sano ed equilibrato a lungo, garantendosi un corretto dimagrimento. Spesso, tra l’altro, sono indicazioni alimentari che prevedono sgarri (limitati), la possibilità di mangiare con gusto e in maniera funzionale al proprio benessere. Diete drastiche e presunte strategie miracolose potrebbero, invece, essere un rischio.
Anche perché l’alimentazione è da sempre una dimensione dentro cui trovano terreno fertili tanti falsi miti. Ad esempio, non tutti sanno che, con la diarrea, non è un obbligo mangiare in bianco, seppur sia necessario adottare degli accorgimenti.
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