In vacanza vorremmo sempre stare bene. Un momento dove staccare da tutte le brutture della vita quotidiana, per goderci giorni di relax mentale. E lasciare a casa anche i malesseri che, magari, durante l’anno, ci affliggono. Bastasse prendere la macchina e fare un po’ di chilometri, non servirebbero i medici, verrebbe da scherzare. Invece, purtroppo, alcuni mali ci seguono anche nelle ferie, rendendo invalidanti momenti che dovrebbero essere solo spensierati. Insomma, i malesseri non sanno prendersi un periodo di riposo.
Questo tipo di mal di testa potrebbe durare addirittura anni e dipende molto dallo stress
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Tra i mali più comuni che affliggono gli italiani, e non solo, c’è il mal di testa. Nel 2018, la Fondazione Veronesi aveva indicato in 28 milioni le persone che soffrono di questa patologia. Un problema, insomma, non da poco che, spesso, rende un vero inferno la vita di tanta gente. Anche perché si accompagna, a volte, con sintomi differenti, come quello del dolore lancinante accompagnato alla narice chiusa, il peggiore di tutti.
Che dolore il mal di testa dietro la nuca e le vertigini che, di solito, indicano un particolare tipo di mal di testa comune a molti. Infatti, se abbiamo un dolore fisso, di intensità a volte lieve, altra media, localizzato nella nuca, potrebbe trattarsi di cefalea tensiva. Secondo gli esperti dell’Humanitas, ha una durata molto variabile. Se si è “fortunati” ce la caviamo con 30 minuti di attacchi, ma può anche persistere per una intera settimana. La cosa peggiore è se siamo colpiti da forme croniche, che possono durare settimane, mesi o anni, in maniera continua. Un vero inferno, insomma. Potrebbe essere frutto di stress, in base a quello che indicano gli esperti, e, di solito, sarebbe accompagnato da dolore lieve. Diverso, ovviamente, è il caso delle forme croniche, che ci limitano per tutta la giornata.
Rimedi naturali per il doloroso mal di testa dietro la nuca e vertigini
Di solito potrebbe dipendere da depressione, ansia, stress emotivi e spazia da infrequente a cronica, in quest’ultimo caso per crisi che superano i 15 giorni al mese. Come riconoscere se si tratta di una cefalea tensiva? In genere, il dolore non pulsa, è bilaterale e interessa, il più delle volte, la regione occipitale. A volte, la cefalea dietro la nuca potrebbe essere accompagnata da senso di vertigine, ma in questo caso non si tratterebbe di cefalea tensiva.
Come andrebbe trattata? Secondo gli esperti dell’Humanitas, sono diverse le soluzioni terapeutiche a disposizione. Anche se, in molti casi, la cefalea tensiva di tipo cronico è refrattaria a qualsiasi terapia. La terapia sintomatica si basa, in ogni caso, sull’utilizzo di analgesici. Nel caso esisterebbero anche i rimedi naturali per il doloroso mal di testa legato alla cefalea tensiva. Ad esempio, tecniche di tipo fisioterapico, rilassamento naturale, biofeedback e anche agopuntura potrebbero, in modo alternativo, alleviare il dolore. Ottimo anche il riposo.
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