Soprattutto per l’emergenza epidemiologica ed economica dovuta alla pandemia, di Bonus e di incentivi il governo ne ha introdotti molti. E molti riguardano anche gli affitti. Case in affitto e locali commerciali. Perché la crisi non ha risparmiato nessuno. Bonus affitti e detrazioni per i canoni di affitto sono provvedimenti che vanno nella direzione di dare sostegno a quanti hanno subito in maggior misura l’effetto della crisi economica che ancora oggi si sente. Tra i tanti Bonus ne esiste uno di cui poco si parla ma che riguarda un particolare spaccato della società e del mondo del lavoro. Un Bonus che ha come obbiettivo il sostegno di alcuni lavoratori precari e il rilancio di località a rischio spopolamento.
Rimborso affitto per alcuni contribuenti che possono scegliere tra 2.500 euro di Bonus o il 60% di quanto speso per i canoni di locazione
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Ci sono zone in Italia a rischio spopolamento. Paesi che rischiano di diventare fantasmi o quasi. Soprattutto le località montane. E così che proprio per sostenere queste località, il Governo ha introdotto un Bonus che consente ai docenti precari della scuola, di risparmiare sui canoni di affitto. Spingendoli a scegliere queste località come sede di abitazione durante i mesi di lezione. Per i lavoratori della scuola che si trasferiscono, ecco un concreto e valido aiuto a pagare il canone di affitto per la casa dove si trasferiscono durante i mesi di lavoro. Una agevolazione molto importante per gli insegnanti che si trasferiscono.
Un incentivo sugli affitti che si collega anche a quello relativo al punteggio per il servizio, dato che scegliere le scuole delle aree montane da maggiore punteggio agli insegnanti.
Il vantaggio per le aree montane
Ricapitolando, il ripopolamento delle zone montane e delle scuole di queste località, ha spronato il Governo a prevedere agevolazioni e misure di vantaggio per chi si trasferisce. Per gli insegnanti che si trasferiscono in montagna quindi, un Bonus sull’affitto pari a massimo 2.500 euro o al più, pari al 60% dei canoni di locazione pagati. Il beneficio offerto vale per gli insegnanti di qualsiasi scuola, cioè di ogni ordine e grado.
L’immobile deve essere preso in affitto, naturalmente con contratto registrato, con la dicitura di “uso abitativo per fini di servizio”. Questo rimborso affitto per alcuni contribuenti è erogato sotto forma di credito di imposta annuale, cioè deve essere scaricato dalle tasse. In alternativa, il medesimo incentivo viene concesso per l’acquisto dell’immobile se effettuato con apertura di un mutuo.
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