Riforma strutturale delle pensioni in arrivo tra 6 o 8 mesi, ecco le linee guida

riforma strutturale delle pensioni

Il prossimo anno potrebbe essere quello buono per avere una riforma strutturale delle pensioni. E se non porterà definitivamente ad un superamento della Legge Fornero, si spera riesca, almeno, a smussarne un po’ le rigidità. Vediamo nei paragrafi seguenti quali saranno le linee guida su cui vuole basarsi il nuovo Governo già dal primo tavolo di incontri. Fissato proprio a gennaio.

Il prossimo sembra essere l’anno buono per la riforma previdenziale. Perché proprio nel 2023 il Governo ha intenzione di iniziare una serie di tavoli di incontri con le parti sociali per abbozzare le misure che dovrà contenere il pacchetto pensioni. Che dovrebbe prendere corpo nel giro di 6 o 8 mesi e diventare operativa già nel 2024. Una riforma strutturale delle pensioni in arrivo che potrebbe stravolgere il modo di uscire dal mondo del lavoro.

Gli obiettivi del Governo sembrano ambiziosi

Non sembra essere una partita semplice quella che si giocherà l’esecutivo. Il prossimo anno prenderà il via la riforma delle pensioni che dovrebbe cambiare gradualmente il modo di accedere alla quiescenza. E che dall’anno successivo dovrebbe diventare operativa.

Si tratta di un provvedimento che si aspetta da anni, da quando nel 2012 è entrata in vigore la Legge Fornero. Visto che quest’ultima ha irrigidito, non di poco, i requisiti di accesso alla pensione.

La Ministra Marina Calderone ha illustrato le idee che stanno guidando il Governo e che dovrebbero guidarlo nella realizzazione di questa riforma. Un cambiamento che in primis dovrebbe eliminare gli scaloni di accesso alla pensione  e che dovrebbe apportare modifiche alla Legge Fornero.

la Ministra Marina Calderone

La Ministra Marina Calderone-proiezionidiborsa.it

Riforma strutturale delle pensioni in arrivo dal 2024

L’idea principale è quella di creare una sinergia con forme di pensionamento integrate. La Ministra ha parlato di campagne di adesione a fondi pensione e a nuove forme di destinazione del TFR dei dipendenti del settore privato. Ma si è soffermata anche su un aspetto molto importante come la deducibilità dei contributi versati proprio nella previdenza complementare.

Un altro aspetto della riforma, ovviamente, sarà rappresentato dalla  flessibilità in uscita che dovrà eliminare del tutto le misure sperimentali. Si dovrà trovare un sistema di pensionamento sostenibile dalle casse dello Stato. Ma che allo stesso tempo sia compatibile con le esigenze di salute e personali del lavoratore.

creare una sinergia con forme di pensionamento integrate

Creare una sinergia con forme di pensionamento integrate-proiezionidiborsa.it

In ultimo, ma non in ordine di importanza, si parla di prepensionamento per favorire la staffetta generazionale. E questo comporta l’introduzione di strumenti che permettano al datore di lavoro di avere meno oneri per l’esodo del dipendente più vicino alla pensione. Si parla di specifici percorsi che favoriscano il ricambio generazionale che permettano un più rapido ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

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