Commento settimanale del vecchio Grimm, analisi e riepilogo delle macro e micro economia, previsioni e stime. A cura di Vittorio Grimaldi
Macro: dico subito che ne ho sentite di tutti i colori, da Davos, economisti, uno che dice una cosa e l’altro l’altra, è tipico. Dunque dico solo una cosa, qui c’è un rischio di coda evidente a tutti, che i tassi dei decennali americani superino il 5% e quindi… tutto possa finire male perché il deficit pubblico americano resta in un pattern non sostenibile.
Cosa mi porta a dire che c’è un rischio di coda? La parolina deregulation: la deregulation è un fatto nuovo nell’Amministrazione Trump rispetto al primo term, che ha portato a suo favore tutta la tech di Cupertino. Bezos aveva comprato un giornale nella direzione di Primter, il Washington Post per denigrare Trump in ogni modo. Adesso è al suo fianco. Perché? Perché dietro quella parolina, deregulation, c’è “riduzione del debito pubblico”, quindi non c’è tanto pericolo che i tassi scappino via; miglioramento dei margini per l’azienda e quindi per le piccole e medie aziende se i tassi restano come sono, con un’inflazione che grazie a quella deregulation si può moderare, perché tutto il sistema privato e pubblico diventa più produttivo, è fatta.
Gli “effetti Trump”
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Poi gli altri rischi, tariffe su deportations, basta vedere il primo term di Trump. Non li vedo, perché non li abbiamo visti neanche nel periodo. Questo è il mio scenario di base. Quindi in questo scenario la borsa americana anche a 22 o 23 volte gli utili si compra e quindi questi crescono, e per di più crescono sempre più in modo produttivo. Poi se c’è AI o non AI questo non importa, doesn’t matter.
Quindi America first nelle scelte degli investimenti, volenti o nolenti; poi c’è la Cina, la lascio per un momento a parte. L’Europa, dunque l’Europa è una situazione diametralmente opposta, le Borse sono salite, ma basta prendere l’agenda Draghi. Se l’Europa fa quello che ha scritto Draghi, come ha detto anche un ministro tedesco recentemente, “non abbiamo neanche letto quel rapporto che è scritto da un italiano, perché è così che ora ci viene a insegnare a noi cosa fare“. Ebbene, i tedeschi, visto che sono ancora leader (decaduti per il momento), o mettono in pratica con tutti gli altri paesi d’Europa l’agenda Draghi, oppure l’Europa non è che fa una brutta fine, scompare! Scompare, punto. Però, voglio dire, quando c’è un problema, io penso sempre allo wishful thinking… anche l’Europa borsistica, diciamo pure sui tassi, la compro. Poi ci sarà un po’ di su, un po’ di giù, non è quello che really matters.
AI e criptovalute
Per quanto concerne la parte Micro, qui faccio un po’ riferimento anche a quelli che sono short tipo Druckenmiller long duration bond, perché vedono quel rischio del superamento del 5% con un deficit pubblico insostenibile, ripeto, verissimo, come qualcosa che potrebbe anche concretizzarsi. Questi giustamente alla fine un Druckenmiller ha un portafoglio comunque azionario, ce l’ha, parliamo della nuova economia, l’AI related, poi sarà secondo livello, terzo livello di AI. Who Cares. E nello stesso tempo hanno portafogli tipicamente da Old Economy che potrebbero riprendersi, evidentemente loro fanno riferimento all’America.
Io più all’Europa, perché conosco meglio le società europee, per cui Fincantieri, Montepaschi, e chi più ne ha più ne mette in Europa, dove tra l’altro l’indice DAX a un anno e mezzo fa addirittura meglio dell’equally weighted americano, per la solita storia che ci sono 4 o 5 titoli che pesano tantissimo sull’indice nonostante un’economia che chiaramente non devo dire a voi, insomma, è in una sorta proprio… è messa male diciamo. E quindi rimanere investito anche su Azionario, Cina, Europa, come dicevo prima, in America perché al momento non ho particolari motivi perché rischi di coda si materializzano.
Certo, rimarremo nella situazione probabilmente un po’ così, per un periodo di tempo, fino a quando, almeno per l’America, per l’Europa rimane un punto di domanda se vogliamo tendere al suicidio oppure a vedere i problemi come un bargain, non so a dire a voi le solite cose scritte nel documento di Draghi.
Una parolina finale sulle cripto, visto che ormai la mattina quando ci svegliamo probabilmente oltre alla Cina, all’Europa e all’America, cominciamo a vedere anche l’evoluzione di queste criptovalute. Che posso dire? Qui parlando con chi ne sa più di me, probabilmente nei prossimi 10 anni, come diceva un mio caro amico, ci saranno quelli che faranno sulle crypto i soldi della vita e quelli che perderanno i soldi della vita. Riporto in questo caso opinioni di terzi, non sono un esperto, non sono un tecnologo da cripto. Però tant’è, si vede come aspetto tecnologico come ho detto più volte, non so se vince Ripple, Cardano… tanto per citare qualche nome, non che io sappia chi sa cosa, se invece lo si vede come aspetto speculativo dove si crea una bolla, una bolla unica al mondo, allora lì la storia, un po’ come dice Munger, ci ha insegnato che finisce malissimo.
Buon weekend a tutti!