Il gelato è un alimento completo dal punto di vista nutrizionale. C’è chi lo demonizza per via delle calorie e dei grassi ma è un peccato di gola che ci si può concedere ogni tanto.
I buongustai cedono alla tentazione solo quando si trovano davanti un buon gelato artigianale. Ma non è sempre facile capire se si tratta di un prodotto che presenta davvero le caratteristiche cercate. Ci sono dei particolari che permettono di sapere se si sta mangiando un buon gelato o no.
Riconoscere il vero gelato artigianale e capire quando è scaduto
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Purtroppo non possiamo basarci sulla dicitura “gelato artigianale” per sapere cosa stiamo mangiando. Questa dicitura infatti significa soltanto che il gelato è stato prodotto da un’azienda iscritta all’albo delle imprese artigiane presso la Camera di Commercio. L’utilizzo della parola artigianale non corrisponde necessariamente con una qualità organolettica e nutritiva di livello superiore.
Il gelato è uno dei simboli più conosciuti della gastronomia italiana. Quello di alta qualità viene prodotto congelando e agitando materie prime genuine e fresche e ingredienti di prima scelta. La capacità del gelatiere professionista artigiano è quella di saper miscelare questi ingredienti con un pizzico di originalità. Grazie ad una sapiente mantecazione che fa incorporare aria al composto, si ottiene la cremosità che tutti amiamo.
Purtroppo, ci sono alcuni gelatai che utilizzano prodotti semilavorati al posto di quelli freschi o di stagione. Si tratta di miscele in busta che vengono mescolate con acqua o latte per ottenere un gelato non proprio appetibile. Tuttavia potremmo essere ingannati dalle apparenze e confondere questi due prodotti.
A cosa fare attenzione quando scegliamo il cono o la coppetta
Entrando in una gelateria potremo immediatamente valutare l’aspetto del prodotto. Se i colori sono eccessivi e sgargianti non dovremmo fidarci. I gelati artigianali e sani hanno solitamente colori tenui. Se ci vengono proposti gelati senza zucchero, è bene sapere che si tratta di una bufala.
La giusta quantità di zucchero rende il gelato cremoso e non granuloso. Dunque il prodotto non deve essere né troppo dolce né troppo poco zuccherato. Inoltre un’eccessiva cremosità potrebbe denotare un eccesso di contenuto in grassi.
La temperatura del gelato non deve infastidire durante la degustazione. Se viene servito troppo freddo o risulta troppo liquido, significa che non è stato prodotto a regola d’arte. Una volta sul cono o nella coppetta il gelato non deve sciogliersi troppo in fretta e non deve essere duro come una pietra. Inoltre il sapore non dovrebbe essere troppo persistente. Se lo fosse, denoterebbe l’utilizzo di prodotti chimici.
Il gelato conservato male o scaduto fa male
Pur sapendo riconoscere il vero gelato artigianale, a volte potremmo decidere di consumare un buon gelato industriale. Ce ne sono di ottima qualità, pur non avendo le stesse caratteristiche di quello artigiano. Ma in questi casi dovremo fare attenzione alla conservazione.
Se nel gelato sono presenti cristalli di ghiaccio, significa che non è stata rispettata la catena del freddo. In questi casi potrebbero proliferare batteri e microrganismi dannosi per la nostra salute. Meglio buttare via il prodotto se ci sono dubbi sulla conservazione. Prima di acquistare il gelato dovremmo controllare che la temperatura del freezer sia intorno a -18 gradi e che non ci sia della brina sulle pareti del frigo o sulle confezioni. Per quanto riguarda la scadenza, sulle confezioni è indicato il termine minimo di conservazione, oltre il quale non è più garantita la qualità del prodotto. Superata quella data si dovrebbe considerare il gelato al pari di un prodotto scaduto.
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