Alcune soluzioni previdenziali cercano di garantire alle madri lavoratrici una serie di contributi extra che si possono considerare per raggiungere rapidamente il pensionamento. Le donne che rientrano nel sistema contributivo di calcolo della pensione ricevono specifici accrediti figurativi che possono favorire l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. In questo caso è utile verificare la sussistenza di determinati requisiti e la possibilità di accesso ad una simile agevolazione. Riceveranno quasi 6 mesi di contributi INPS in più queste donne con figli ai fini della pensione. Di seguito i principali dettagli della misura e le condizioni di applicabilità della stessa.
Quali soluzioni per le donne che vogliono andare subito in pensione
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Sono diverse le soluzioni che garantiscono alle donne lavoratrici delle agevolazioni sui contributi che possono favorire il collocamento in quiescenza. In un precedenza abbiamo spiegato che anche senza Legge 104 l’INPS garantisce fino a 2 anni di contributi extra per andare in pensione prima. Spesso simili tutele sono garantite in relazione alla maternità o all’accudimento dei figli. È il caso, ad esempio, delle 22 settimane di contributi che l’INPS versa per i mesi di maternità. Tutti questi periodi di non lavoro nella generalità dei casi concorrono a formare il montante contributivo utile al raggiungimento dei diversi requisiti pensionistici. Ecco perché è importante conoscerli in maniera più dettagliata per non ritardare il proprio collocamento in quiescenza.
Riceveranno quasi 6 mesi di contributi INPS in più queste donne con figli ai fini della pensione
Le donne che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo della pensione, hanno la possibilità di accedere ad ulteriori tutele previdenziali. Questo è quanto stabilisce la riforma Dini, ossia l’articolo 1, comma 40, della Legge 335/1995. Le possibili beneficiarie sono quelle lavoratrici che non hanno alcun contributo antecedente al 1° gennaio 1996. Per queste donne si riservano fino a 170 giorni di assenze coperte da contributi figurativi per ciascun figlio. Nei fatti si tratta di un periodo di assenza pari a circa 6 mesi. Attenzione però ai dettagli del versamento.
L’accredito dei contributi figurativi spetta per i periodi di assenza legati ad educazione o assistenza di ciascun figlio fino al 6° anno di età. Simili agevolazioni si considerano aggiuntive ai periodi di contribuzione figurativa che si assicura alla più parte dei lavoratori. Una interessante novità per il 2022 interessa in particolare i lavoratori uomini che hanno dei figli. Questi potranno ricevere ben 10 giorni di permessi lavorativi pagati che diventeranno strutturali nel breve termine senza determinare tagli sulla paga giornaliera.