Riceverà un ingente risarcimento del danno il lavoratore in malattia che subisce questo comportamento del tutto illecito da parte del suo capo

somma

La Costituzione tiene molto a proteggere il diritto al lavoro e i lavoratori. Esistono molte norme che proteggono i diritti dei lavoratori, prevedendo un’equa retribuzione e il diritto alle ferie. Il datore di lavoro che violasse questi diritti del dipendente subirebbe sanzioni molto severe. Non solo, ma la Costituzione tiene anche molto a proteggere la salute dei lavoratori. Per capirlo basta leggere gli articoli 32 e 38. Più in particolare, il comma 2 dell’articolo 38 contiene una disposizione molto importante.

I lavoratori hanno diritto a mezzi assicurativi adeguati alla loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia e disoccupazione involontaria. Dunque, è la stessa Costituzione, tra gli altri, a prevedere il diritto del lavoratore ad essere tutelato in caso di malattia.

Riceverà un ingente risarcimento del danno il lavoratore in malattia che subisce questo comportamento del tutto illecito da parte del suo capo

Proprio per tutelare il lavoratore abbiamo l’articolo 2110 del codice civile. Questo prevede che in caso di infortunio, malattia, gravidanza o puerperio il lavoratore ha diritto alla retribuzione oppure ad un’indennità. La legge stabilisce la misura dell’indennità e il tempo per cui è dovuta. Solamente dopo che sia trascorso il periodo stabilito dalla legge, il datore di lavoro ha diritto a recedere dal contratto. Oltretutto, il periodo di malattia si considera ai fini dell’anzianità di servizio.

Dalla lettura di queste norme si capisce quanto sia importante per la legge tutelare il lavoratore in malattia. È facile comprendere, dunque, perché il dipendente riceverà un ingente risarcimento del danno quando il suo capo violi le regole sulla malattia. Un caso molto interessante lo ha affrontato la Corte di Appello di Roma con la sentenza 3548 del 2021. In questo provvedimento la Corte ha riconosciuto un’ingente somma al dipendente in malattia. Infatti, il suo capo si era comportato in modo scorretto nei suoi confronti.

In conclusione

Secondo le ricostruzioni del processo, il datore di lavoro avrebbe perseguitato con chiamate, messaggi e email il proprio dipendente. Questo per chiedergli di tornare a lavorare nonostante lo stato di malattia. Questo comportamento aveva peggiorato le condizioni di salute del dipendente, proprio a causa della pressione e dello stress psicologico causato dal capo. La Corte ha, dunque, ritenuto che al lavoratore spettasse un ingente risarcimento a titolo di danno biologico. Infatti, il datore con la sua condotta scorretta aveva peggiorato le condizioni di salute dal suo dipendente.

Approfondimento

Pochi sanno che è possibile lavorare in malattia senza incappare nel licenziamento e nelle sanzioni del datore conoscendo questa regola

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