Fra i macro trend del futuro molti analisti ritengono che un posto di rilievo sarà occupato dal riciclo dei rifiuti, dall’alimentazione e dall’acqua. Questi forse sono argomenti che condizioneranno di non poco la nostra vita futura.
Per fronteggiare alla domanda sempre crescente del fabbisogno nutritivo della popolazione mondiale, da tempo si studiano alimenti alternativi a quelli che solitamente mettiamo a tavola.
Tra le risorse alternative marine, dopo le alghe si sta valutando l’ipotesi di consumare le meduse, a scopo alimentare.
Ricco di proteine e povero di grassi, presto potremmo vedere questo alimento sulle nostre tavole questo alimento incredibile.
In alcuni paesi asiatici tra cui la Cina, il Giappone e la Thailandia le abitudini alimentari sono diverse dalle nostre, e le meduse si mangiano da millenni.
Invece, nelle nostre zone si guarda alle meduse sotto altri aspetti e si cerca di evitare di esserne punti. Cambieranno quindi presto anche da noi le abitudini alimentari?
Ricco di proteine e povero di grassi, presto potremmo vedere sulle nostre tavole questo alimento incredibile
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Le meduse sembrano essere la soluzione ideale, dopo le alghe, all’impoverimento dei mari causato dall’eccessiva pesca.
Di meduse gli oceani ne sono pieni. La causa è l’innalzamento delle temperature e alla diminuzione drastica dei loro predatori ovvero le tartarughe marine.
Infatti, sono circa quattrocento milioni le meduse pescate ogni anno dai paesi che le mangiano.
Anche se il moltiplicarsi di questi organismi marini ha conseguenze negative sulla salute delle persone, sul turismo e sul commercio, gli scienziati stanno studiando la possibilità di trasformare la medusa in una risorsa.
Degli studi recenti riportati su alcune riviste specializzate, hanno affermato che le meduse sono ricche di proteine, interamente composte di acqua, sali minerali, e in alcune specie sono presenti delle micro alghe che conferiscono ai tessuti, gli importanti omega 3 e omega 6.
Contengono pochissimi carboidrati, e non accumulano metalli pesanti perché il ciclo di vita di questi organismi è breve, spesso è inferiore ad un anno.