Ricchi rimborsi su tasse e contributi comunicati dall’INPS a febbraio nasconderebbero una truffa in cui molti cadono

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Più volte, sulle pagine di ProiezionidiBorsa, abbiamo analizzato i casi di truffa telematica. Purtroppo, le truffe di questo genere compaiono sempre più spesso, a scapito dei cittadini più ignari, facili prede degli hacker.

Una metodologia di truffa telematica particolarmente utilizzata è il cosiddetto “phishing”. Questo termine descrive un tipo di truffa, in cui si sfrutta il nome di Enti autorevoli per trarre in inganno le persone attraverso false comunicazioni. Convinte dall’autorevolezza del mittente, le persone sono propense a fornire i loro dati personali, cadendo appieno nel tranello.

I tentativi di phishing più riusciti sfruttano, per esempio, il nome dell’Agenzia delle Entrate, di banche, oppure dell’INPS. Ed è proprio questo il caso che andiamo ad analizzare oggi.

Negli ultimi giorni, infatti, molti utenti stanno ricevendo delle interessanti comunicazioni, che sembrano provenire direttamente dall’INPS. Queste comunicazioni arrivano perlopiù via email.

Secondo le email in questione, un “sistema automatico” dell’Istituto avrebbe segnalato il destinatario come soggetto idoneo ad ottenere ricchi rimborsi su tasse e contributi. Le email sembrano del tutto autentiche, scritte in italiano corretto e corredate da grafiche simili in tutto e per tutto a quelle dell’INPS. Ma, come molti avranno intuito, è tutto troppo bello per essere vero.

Ricchi rimborsi su tasse e contributi comunicati dall’INPS a febbraio nasconderebbero una truffa in cui molti cadono

Sebbene febbraio sia appena cominciato, già molti cittadini hanno lamentato un tentativo di phishing ai loro danni, che sfrutta impropriamente il nome dell’INPS.

Spacciandosi per funzionari dell’Istituto, degli hacker stanno inviando email ai contribuenti, in cui li illudono di poter richiedere un rimborso di 713 euro. Il presunto rimborso consisterebbe nel recupero su tasse o contributi versati durante l’anno 2021.

L’email continua sostenendo che l’INPS avrebbe già tentato di rimborsare il contribuente, ma l’operazione non sarebbe andata a buon fine. Per finalizzare il rimborso, dunque, nell’email compare un link al quale l’utente può accedere per aggiornare le sue coordinate bancarie.

Tutto questo non è altro che una truffa, fatta per rubare dati sensibili al contribuente. Come ricordato nello stesso sito ufficiale dell’INPS, l’Istituto non invia mai alcun tipo di comunicazione agli utenti per posta elettronica. Tantomeno correda le sue comunicazioni con link in cui lasciare informazioni sensibili.

Per questo, l’INPS avvisa tutti i contribuenti di diffidare da ogni tipo di comunicazione simile. Ogni comunicazione necessaria è veicolata solamente tramite i suoi portali ufficiali.

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