Ancora una volta il petrolio fallisce il tentativo di accelerare al rialzo e potrebbe esserci un ribasso in arrivo per il prezzo del petrolio. I prezzi del petrolio, infatti, venerdì hanno accelerato al ribasso chiudendo la settimana sui minimi. I motivi di questo movimento sono da attribuire a una forte offerta di petrolio russo. Questo aspetto ha compensato i dati sulla crescita economica degli Stati Uniti, migliori del previsto, i forti margini di raffinazione dei distillati medi e le speranze di una rapida ripresa della domanda cinese. Soprattutto alla luce di una discesa del 72% dei casi di Covid 18 dai massimi registrati nelle settimane precedenti.
Le ragioni alla base del ribasso in arrivo per il prezzo del petrolio
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Secondo gli esperti i volumi di petrolio caricati dai porti russi del Baltico sono destinati ad aumentare del 50% questo mese rispetto a dicembre. I venditori, infatti, cercano di soddisfare la forte domanda in Asia e di beneficiare dell’aumento dei prezzi dell’energia a livello globale, secondo quanto dichiarato dagli investitori
Nel frattempo, i delegati dell’OPEC+ si riuniranno la prossima settimana per rivedere i livelli di produzione di greggio, e le fonti del gruppo di produttori di petrolio non prevedono cambiamenti nell’attuale politica di produzione.
Le prospettive dei prezzi secondo l’analisi grafica
Il petrolio ha chiuso la seduta del 27 gennaio a quota 79,68 $, in ribasso dell’1,64% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 2,40% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
Continua l’andamento già descritto settimana scorsa. Le medie sono impostate al rialzo, ma le quotazioni hanno raggiunto un’area di resistenza, 84 $, che già in passato ha frenato l’ascesa dei prezzi. Ecco, quindi, che le prossime sedute potrebbero essere decisive per il futuro di breve dell’oro nero. Al superamento di quota 84 $ potrebbe diventare molto probabile il superamento di quota 100$-
Time frame settimanale
La settimana, dopo una prima parte caratterizzata da una forte indecisione, ha svoltato al ribasso con volumi in aumento. Le medie, quindi, rimangono saldamente impostate al ribasso. Un aspetto che non va trascurato è la diminuzione della volatilità. Questa dato non va sottovalutato. In passato, infatti, una diminuzione della volatilità così importante ha spesso anticipato la partenza di una fase ribassista. Una conferma in tal senso si avrebbe da una chiusura settimanale inferiore a 77,58 $.
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