Le condizioni di medio/lungo periodo per la continuazione del rialzo su Saipem sono ancora valide. Tuttavia se si guarda al breve periodo si incominciano a scorgere delle difficoltà da non sottovalutare. Rialzo già finito per delle azioni come Saipem che tanto hanno perso negli ultimi anni?
Dai massimi storici del 2012 le quotazioni di Saipem hanno perso oltre il 99,5%. In termini assoluti ciò vuol dire passare da una quotazione di 120 euro a una di 0,57 euro. Eppure a partire dal mese di settembre è iniziato un tentativo di ripresa che ha portato a 22 sedute consecutive al rialzo, ma che ha, soprattutto, nel medio/lungo periodo portato a un’inversione rialzista con potenziale performance a tripla cifra.
La ritrovata forza del titolo si evidenzia anche dal fatto che negli ultimi 90 giorni ha aumentato la sua forza relativa nei confronti del Ftse Mib.
La valutazione del titolo
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Dal punto di vista della valutazione, qualunque sia l’indicatore utilizzato, il titolo Saipem risulta essere sempre sottovalutato. Ad esempio, il rapporto prezzo su fatturato vale 0,2 ed è uno dei più bassi di Piazza Affari. Inoltre, secondo questo parametro le quotazioni di Saipem risultano essere sottovalutate dell’80% rispetto alla media dei competitors.
Questo livello di sottovalutazione è sostanzialmente confermato dal fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow. Secondo questo indicatore, infatti, Saipem presenta un livello di sottovalutazione di circa il 60%.
Inoltre, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio degli analisti esprime una sottovalutazione di oltre il 65%. Il problema è legato alla dispersione delle raccomandazioni, che risulta essere pari a oltre il 60%. Basti pensare che nello scenario più ottimistico il prezzo obiettivo è 5,2 euro, mentre in quello più pessimistico è pari a 0,7 euro.
Rialzo già finito per delle azioni che hanno perso oltre il 99,5% dai massimi storici: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta dell’8 dicembre in rialzo del 2,08% rispetto alla seduta precedente a 0,9992 euro.
Come si vede dal grafico, da ormai circa 3 settimane le quotazioni stanno muovendosi in una fase laterale che non lascia molto spazio a possibili previsioni future. Per chi fosse interessato a un investimento di breve periodo, quindi, si consiglia la massima prudenza.