Mai nel corso del 2022 c’era stato un rialzo così prolungato sul titolo Banca Mediolanum. Tuttavia, nonostante il rialzo da capogiro, la corsa al rialzo potrebbe continuare. D’altra parte il titolo presenta ancora un’interessante sottovalutazione.
Dopo il ribasso generalizzato del primo trimestre del 2022, le azioni Banca Mediolanum hanno ondeggiato sui minimi annuali da giugno fino a fine ottobre. Da quel punto in poi è scattato un rialzo da capogiro sia per durata che per intensità. Lo spettacolare rialzo di cui parlavamo a inizio novembre, quindi, è continuato andando a superare due record molto interessanti.
Per quel che riguarda la durata, parliamo di 26 sedute consecutive con tendenza rialzista. Una sequenza del genere non si vedeva da fine 2019. Per quel che riguarda l’intensità, invece, era dal recupero dai minimi post pandemia che non si vedeva un rialzo di oltre il 30% in poco più di 30 sedute.
Come spesso accade, però, dopo tanto correre le quotazioni stanno tirando il fiato e le medie si sono appiattite rinunciando, di fatto, a dare qualsiasi indicazione sul futuro di Banca Mediolanum. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, possiamo notare come il tentativo di inversione ribassista sia stato rinviato al mittente.
Le quotazioni di Banca Mediolanum (MIL:BMED) hanno chiuso la seduta del 6 dicembre in ribasso dello 0,93% rispetto alla seduta precedente, a quota 7,858 euro.
La valutazione del titolo Banca Mediolanum
Indice dei contenuti
Qualunque sia l’approccio considerato, le azioni Banca Mediolanum appaiono molto sottovalutate. Ad esempio, il rapporto tra prezzo e utili (PE) esprime una sottovalutazione superiore all’80%. Per gli analisti, invece, secondo quanto riportato su riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di oltre il 20%. Questa stima del prezzo obiettivo medio è molto solida dal punto di vista statistico. Infatti, la dispersione tra le diverse stime del prezzo obiettivo è dell’ordine del 5.5%.
Un altro aspetto che potrebbe rendere il titolo molto interessante è il suo dividendo che, allo stato attuale, esprime un rendimento superiore al 6%. Inoltre è visto in crescita per i prossimi anni.