Rialzi per le borse asiatiche

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7 giugno (Reuters) – I mercati azionari dell’area Asia-Pacifico segnano i massimi da due mesi e mezzo, sostenuti da fondamentali economici solidi, mentre l’attesa che la Bce possa iniziare a ridurre la politica di quantitative easing sostiene l’euro e fa pressione sui rendimenti dei governativi.

L’indice MSCI, che non comprende la borsa giapponese, sale dello 0,46%, mentre Tokyo ha chiuso a +0,87%.

La borsa Usa ieri ha chiuso in rialzo, con l’indice Dow Jones che ha segnato +1,4%.

** In recupero i prezzi petroliferi, dopo le perdite di ieri. I futures sul greggio Brent scambiano a 75,70 dollari al barile. Il rame ha toccato i massimi da cinque mesi, l’oro è in rialzo a 1.297 dollari per oncia.

** SYDNEY ha chiuso in rialzo grazie alla buona performance delle banche e dai titoli legati ai materiali estrattivi.

** HONG KONG è positiva e si avvia a chiudere la sesta seduta consecutiva in rialzo, grazie soprattutto ai titoli finanziari. SHANGHAI è invece in leggero calo. Oggi il ministero del Commercio ha detto che Pechino non vuole un’escalation delle tensioni commerciali con gli Usa, e che ci sono stati alcuni progressi nei negoziati. Prada segna +2,6%.

TAIWAN ha chiuso al rialzo, SEUL segna +0,7% sul sentiment positivo riguardo all’espansione economica globale, SINGAPORE invece è piatta, dopo una seduta largamente positiva.

MUMBAI è ai massimi da tre settimane, grazie anche al settore delle banche private, dopo che ieri la banca centrale indiana ha alzato i tassi d’interesse per la prima volta in oltre quattro anni.

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