L’inflazione oltre il 10% in Italia ha mandato alle stelle i rendimenti delle obbligazioni. Alcuni titoli governativi hanno raggiunto tassi d’interesse che non toccavano da 10 anni. Per chi vuole guadagnare subito ecco su quali obbligazioni puntare in modo sicuro senza rischio di perdite.
Solamente un anno fa sarebbe stato impossibile per molti immaginare che l’inflazione dopo 12 mesi sarebbe arrivata ai massimi da oltre 40 anni. La Banca centrale europea per arginare il balzo dei prezzi ha aumentato più volte il costo del denaro. Questa scelta ha inevitabilmente spinto in alto i rendimenti di tutte le obbligazioni. Anche i rendimenti dei nostri titoli di Stato sono schizzati in alto raggiungendo livelli che non si vedevano da anni.
Attenzione a investire su questi titoli di Stato
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L’aumento dei rendimenti ha spinto in basso i prezzi dei titoli a tasso fisso. Anche i nostri Buoni del Tesoro Poliennale hanno subito la stessa sorte, con crollo dei valori a volte anche del 10%. Chi ha in portafoglio un BTP e lo terrà fino alla scadenza, non subirà nessuna perdita. Invece questa sicurezza non è garantita a chi dovesse vendere un titolo in portafoglio prima del rimborso.
Sembra probabile che la BCE possa aumentare ancora il costo del denaro nei prossimi mesi, con conseguente nuovo aumento dei rendimenti. Questo scenario potrebbe portare ad un ulteriore diminuzione dei prezzi dei BTP, specialmente quelli con una durata residua di qualche anno. Ma, allora, chi ha della liquidità sul conto corrente e volesse proteggere il risparmio dall’inflazione cosa dovrebbe fare?
Rendimenti mai visti negli ultimi 10 anni per i BOT
La crescita esponenziale dei rendimenti ha riportato in auge dei titoli di Stato praticamente dimenticati, I Buoni ordinari del Tesoro, i BOT. Negli ultimi anni il rendimento dei BOT era sceso anche sotto zero. In pratica chi investiva in BOT perdeva dei soldi. Oggi lo scenario è totalmente cambiato e i Buoni ordinari del Tesoro hanno raggiunto rendimenti mai visti negli ultimi 10 anni.
Facciamo qualche esempio. Chi acquistasse al momento di questa analisi il BOT con la scadenza più lontana, ovvero a dicembre prossimo (ISIN: IT0005523854) lo pagherebbe 97,2 centesimi. A questo prezzo il rendimento lordo annuo è del 3% circa. Chi volesse puntare su una scadenza più vicina, potrebbe puntare sul BOT che verrà rimborsato a luglio (ISIN: IT0005500027). Con la quotazione di 98,75 centesimi il rendimento sarebbe del 2,39% lordo annuo.
Perché puntare sui BOT potrebbe essere una scelta vincente
Puntare sui BOT potrebbe essere una strategia adottata da chi vuole mettere al sicuro il suo denaro per qualche mese. L’aumento probabile del costo del denaro nei prossimi appuntamenti della BCE farebbe calare ulteriormente i prezzi dei BTP, specialmente quelli con una durata residua di qualche anno. Così puntare su BOT magari a sei mesi, potrebbe rivelarsi una strategia vincente. A luglio il risparmiatore potrebbe fare scelte diverse, oppure rimanere ancora alla finestra comprando il BOT con scadenza dicembre.
Naturalmente questi sono problemi di chi ha già un capitale da salvaguardare. Ma chi non ha un risparmio da parte? Il 2023 potrebbe essere l’occasione per iniziare a mettere via qualche soldo, magari senza troppi sforzi. Infatti, seguendo la tattica giusta non è poi così difficile risparmiare 3.500 euro in 12 mesi.