Reddito di cittadinanza con taglio ad aprile per un ricalcolo che molti non pensavano di subire e con rate da restituire nei mesi successivi

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Il reddito di cittadinanza è la misura che, in questi due anni di grave crisi economica per la pandemia, ha contribuito a dare ossigeno a famiglie e persone in grave difficoltà. Una misura su cui si dice sempre tutto ed il contrario di tutto. Le divisioni su chi la considera una misura ottimale dal punto di vista assistenziale e chi invece la considera un incentivo al non lavorare, sono ancora tante. Resta il fatto che ormai sono milioni le famiglie che beneficiano di questo autentico sussidio. Molte, però, ad aprile hanno trovato, con la rata in pagamento il 27, un’amara sorpresa. Il sussidio è stato tagliato, con l’INPS che ha giustificato l’accaduto come conguaglio. C’è una cosa che molti non sanno e che ha portato al taglio. Una modifica normativa introdotta a gennaio che adesso sortisce gli effetti dopo i ricalcoli e le verifiche da parte dell’INPS.

Reddito di cittadinanza con taglio ad aprile per un ricalcolo che molti non pensavano di subire e con rate da restituire nei mesi successivi

Un’amara sorpresa per migliaia di beneficiari del reddito di cittadinanza. Una rata ridotta ad aprile rispetto ai mesi precedenti. Tutto a causa delle nuove regole sul sussidio. Da inizio 2022 per la prima volta, le regole del sussidio tengono conto anche delle prestazioni assistenziali che prima erano escluse. Basti pensare che perfino la rata aggiuntiva di pensione di luglio, la cosiddetta quattordicesima adesso viene presa in visione per calcolare l’importo di sussidio effettivamente spettante. E ad aprile sono scattati i conguagli, con tagli importanti perché risalivano ad inizio anno. Lo ha confermato l’INPS tramite nota sui suoi canali ufficiali. Come specifica l’INPS il ricalcolo tiene conto delle prestazioni assistenziali percepite dai componenti il nucleo familiare del beneficiario del sussidio.

Tagli calmierati ma anche nei mesi prossimi molti prenderanno di meno

Ciò che l’INPS specifica è che il taglio, con la restituzione dei soldi in più percepiti perché al lordo delle prestazioni assistenziali, verrà effettuato a rate. Tagli mensili quindi, con aprile che diventa il primo mese di una specie di ammortamento delle somme in più percepite.

Si rammenta che per la soglia di reddito familiare utile a calcolare l’importo del sussidio, rientrano anche le maggiorazioni sociali tipicamente spettanti ai pensionati che hanno assegni di basso importo. E dal momento che questi pensionati sono anche quelli a cui è stata concessa la pensione di cittadinanza o il reddito di cittadinanza (con componenti attivabili al lavoro nel nucleo), ecco la necessità di ricalcolare il tutto.

Va ricordato che le prestazioni assistenziali che incidono sul sussidio sono quelle collegate al reddito. Infatti escluse da questo calcolo sono quelle che vengono erogate senza collegamenti all’ISEE o alle dichiarazioni reddituali come per esempio l’accompagnamento. Il reddito di cittadinanza con taglio ad aprile quindi riguarda molte famiglie che si sono trovate in queste condizioni.

Approfondimento 

Perderà il reddito di cittadinanza il soggetto che deve presentare una nuova domanda entro il 31 maggio per tornare a ricevere fino a 780 euro

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