Il reddito di cittadinanza nel 2023 verrà sonoramente ridotto per alcuni beneficiari che fino ad oggi lo hanno preso liberamente e normalmente. Si tratta del taglio di durata della misura che scende da 18 ad 8 mesi nel 2023 per i cosiddetti attivabili al lavoro.
I risparmi in termini di spesa pubblica che il Governo Meloni conta di recuperare da questi tagli al sussidio serviranno per le altre esigenze italiane, dal caro bollette alle pensioni, dal taglio del cuneo fiscale alla Flat Tax. Ma ci sono attuali beneficiari del reddito di cittadinanza che a prescindere dai tagli, avrebbero subito il taglio del sussidio lo stesso. E c’è anche chi nel 2023 non prenderà nemmeno un mese di sussidio, ed indipendentemente dalla volontà dei legislatori.
Reddito di cittadinanza addio ma per questi beneficiari dipende da diversi fattori
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Il reddito di cittadinanza è collegato all’ISEE del nucleo familiare del richiedente. Per poterlo percepire anche nel 2023 serve innanzitutto rinnovare l’ISEE. Operazione che si può fare subito a gennaio ed in maniera del tutto gratuita con lo SPID. Chi non rinnova l’ISEE non potrà più percepire il reddito di cittadinanza. Questo è un primo fattore di stop al reddito di cittadinanza ed è un fattore del tutto indipendente dalle modifiche alla misura che sta per introdurre il Governo Meloni. Ma anche chi presenta la DSU ed ottiene a gennaio un ISEE in corso di validità, rischia lo stesso di essere, se non escluso dal sussidio, quanto meno penalizzato come importo rispetto al 2022.
Tutto dipende dal nuovo ISEE, ecco cosa cambia
Di dire addio al sussidio nessuno vuole sentire parlare. Il sussidio nel 2022 è stato preso dai beneficiari in base all’ISEE 2022, che faceva riferimento a redditi e patrimoni del beneficiario e della sua famiglia dell’anno 2020. Il nuovo ISEE fa riferimento al reddito e al patrimonio di ogni singolo componente la famiglia che richiede il beneficio, dell’anno 2021. I requisiti per il reddito di cittadinanza resteranno invariati anche alla luce delle novità del Governo. Pertanto, la soglia di reddito familiare per il singolo non deve superare 6.000 euro. Inoltre l’ISEE deve essere sempre entro i 9.360 euro annui. Chi supera queste soglie, che magari non superava nel 2022, perde il beneficio.
Quindi, reddito di cittadinanza addio ma per questi beneficiari la motivazione è collegata all’ISEE e non alle modifiche e alle limitazioni introdotte dal Governo. Ma potrebbe essere una cancellazione dettata anche da un saldo del patrimonio mobiliare 2021 fuori dai parametri del sussidio. Chi per esempio nell’anno 2021 ha ricevuto una donazione o una eredità da un parente deceduto, con soldi che sono finiti sul conto o sul libretto, potrebbero trovarsi fuori dalla soglia dei 6.000 euro di patrimonio mobiliare utile alla misura per un singolo.