È stato un anno strano quello delle acque minerali che dopo aver raggiunto un +4,9% nei consumi del 2021 ha ottenuto un +6,4% in quello in corso. L’Osservatorio di Nomisma, dedicato agli studi di questo settore, lo avrebbe confermato mettendo in evidenza un fatto importante. Sarebbero le acque funzionali, cioè quelle arricchite di vitamine e minerali utili all’organismo, ad avere traghettato questi prodotti verso i nuovi record. La mancanza di anidride carbonica e i rincari hanno rovinato il quadro portando alla scomparsa di alcune marche dagli scaffali dei supermercati. Regioni come Piemonte e Liguria lo hanno denunciato quest’estate, mettendo in risalto una difficoltà che riguarda tutti i produttori europei.
Si discute molto intorno alla preferenza che molti consumatori avrebbero per le acque frizzanti rispetto a quelle senza le bollicine. Vediamo quali sono i risvolti. Non esisterebbero studi specifici che confermerebbero che l’acqua gassata possa fare più o meno male. Gli effetti sul nostro corpo sarebbero determinati dalla quantità assunta e dallo stato di salute del nostro organismo. Molti la consumano per uscire dalla dipendenza delle bevande ricche di coloranti e conservanti e questo sarebbe sicuramente un punto a favore. Se la beviamo in sostituzione dell’acqua naturale con l’andare del tempo potrebbe portare gonfiori addominali.
Quanta consumarne per non affaticare i reni
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Record di vendite e scaffali vuoti dimostrano che i consumatori amano l’acqua frizzante. Se ne beviamo qualche bicchiere al giorno in sostituzione delle bevande gassate potrebbe fare bene alla salute. Sostituire l’acqua naturale invece potrebbe essere un errore. La quantità consigliata sarebbe 3 bicchieri al giorno.
Bere acqua frizzante aiuterebbe a combattere i calcoli renali ma anche il colesterolo alto e il diabete. Ma è sconsigliata per chi soffre di pressione alta per via dell’alto livello di salinità. Per aiutare i reni dovremmo scegliere un’acqua con un basso residuo minerale, acque iposodiche. Il medico che ci potrà indirizzare verso la scelta migliore è il nefrologo. Sugli effetti dell’acqua frizzante ci sono tante opinioni discordanti. Chi si interessa di dieta e alimentazione potrebbe argomentare che l’acqua frizzante da un senso di sazietà che aiuterebbe a mangiare di meno. Eppure un consumo continuo qualche problema allo stomaco potrebbe causarlo. Dipende dai casi. Se una visita approfondita ci dice che questo tipo di acqua sta dilatando lo stomaco dovremmo contenere la quantità perché il reflusso gastrico potrebbe presentarsi. E se ne soffriamo già potrebbe peggiorare. Tutti i problemi del tratto gastrointestinale dovrebbero portare a consumare acque appositamente bilanciate.
Quanto dovremmo berne per la salute del cuore
Se quest’estate record di vendite e scaffali vuoti ha portato l’attenzione su bibite e acque gassate, dovremmo forse provare a fare chiarezza. Ci sono pochi dubbi sugli effetti che i soft drink hanno sul nostro fisico. Al Congresso della Società europea di cardiologia a Londra è stato presentato uno studio giapponese relativo a 800 mila pazienti che è stato utile per collegare le bevande gassate alle malattie coronariche. Lo studio ha dimostrato come l’aggiunta di anidride carbonica sia correlata con l’aumento di incidenza delle malattie del cuore. A differenza di quanto accade per tè verde e caffè che invece ridurrebbero la mortalità legata a questi disturbi.
Il riferimento era per i soft drink nella cui categoria non rientrerebbero le acque frizzanti. La presenza di anidride carbonica, però, qualche dubbio lo lascia. E allora il discorso sulla quantità dovrebbe essere preso sul serio da chi è abituato a bere con le bollicine. Come in tutte le cose, una giusta limitazione permette di fare andare d’accordo la salute con il gusto.
Record di vendite e scaffali vuoti per un prodotto che ha tante proprietà
In commercio possiamo trovare tutti i tipi di acqua consigliata per ogni disturbo. I medici suggeriscono comunque di bere 2 litri al giorno dell’acqua che abbiamo scelto e di aumentarla se facciamo sport e durante le stagioni calde. Urologicamente l’acqua gassata andrebbe bene per i medici. Non avrebbe controindicazioni se non il gonfiore dato proprio dall’anidride carbonica. Dovremmo ascoltare il nostro corpo con attenzione e capire in che modo reagisce aumentando le dosi. Quindi potremmo sentirci dire dal nostro medico che quest’acqua va bene per prostata e cistite ma non in caso di reflusso gastrico.
Molte convinzioni, infine, sarebbero delle vere e proprie fake news. L’acqua frizzante non farebbe venire l’osteoporosi, non rovinerebbe lo smalto dei denti e non provocherebbe le carie.