Record Buoni Postali: rendimenti fino al 5% ma si tratta della scelta giusta col rischio recessione?

Record Buoni Postali: rendimenti fino al 5% ma si tratta della scelta giusta col rischio recessione?

Dal 3 aprile 2025 è ufficiale l’esclusione dei titoli di Stato, tra cui i Buoni Fruttiferi Postali, dal calcolo dell’ISEE (purché si rispetti il limite di 50 mila euro). In un periodo fortemente instabile dal punto di vista economico e finanziario, molti risparmiatori si chiedono se possano rappresentare una valida alternativa alle altre forme di investimento.

Senza dubbio, questi prodotti continuano a essere amati da coloro che sono poco avvezzi ai rischi del mercato azionario, grazie alla garanzia da parte dello Stato. Il rimborso dell’intero capitale investito, infatti, viene sempre garantito, anche se non si porta il Buono a scadenza. Anche gli interessi sono predeterminati in modo chiaro e, all’atto della sottoscrizione, gli interessati sanno con certezza quanto frutterà l’investimento. Ma con il pericolo recessione, i Buoni Fruttiferi Postali rappresentano la soluzione ideale?

3 Buoni Postali con rendimenti fino al 5%: come scegliere?

Per capire la convenienza dei Buoni Fruttiferi Postali, è necessario valutare le proprie esigenze. I rendimenti, infatti, sono differenti a seconda che si intenda investire nel breve o nel medio-lungo periodo. In base ai prodotti disponibili ad aprile 2025, ce ne sono 3 che potrebbero essere valutati dai risparmiatori, perché garantiscono tassi di interessi fino al 5%. Nel dettaglio:

3 Buoni Postali con rendimenti fino al 5%: come scegliere?

3 Buoni Postali con rendimenti fino al 5%: come scegliere?

  1. Buoni Fruttiferi Postali Dedicati ai Minori. Possono essere acquistati da parenti o amici dei minori e intestati a questi ultimi fino ai 16 anni e mezzo di età. Offrono tassi di interesse annui lordi compresi tra il 2,50% dopo 1 anno e 6 mesi, 2, 3, 4 e 5 anni e il 5% dopo 17 e 18 anni;
  2. Buoni Fruttiferi Ordinari. Hanno durata ventennale e interessi accreditati dopo 3, 6, 9 e 12 anni. È, tuttavia, consentito il rimborso anticipato delle somme originariamente investite. Attualmente, gli interessi riconosciuti vanno dallo 0,75% fino al terzo anno al 3% alla scadenza;
  3. Buoni Fruttiferi Postali 3×4. Durano 12 anni e gli interessi maturano dopo 3, 6 e 9 anni. Se, quindi, si chiede il rimborso anticipato, si ottiene solo il capitale investito. I tassi di interesse riconosciuti vanno dall’1% dopo 3 anni al 3% dopo i 12 anni.

Le insidie nascoste dei Buoni Fruttiferi Postali

I Buoni Fruttiferi Postali non offrono solo vantaggi e garanzie, ma presentano anche dei limiti. I rendimenti, infatti, sono oggettivamente più bassi di quelli di altri strumenti di investimento e, quindi, potrebbero non bastare per proteggere il potere d’acquisto nel lungo periodo, soprattutto in caso di aumento significativo dell’inflazione.

Un altro limite è quello relativo alla liquidità. Nonostante la facoltà di rimborso anticipato, si rischia il mancato riconoscimento degli interessi maturati in caso di riscatto del Buono prima di un certo lasso di tempo prestabilito.

C’è, infine, il pericolo emittente. Anche se un fallimento dello Stato italiano sembra ora un’ipotesi remotissima, con la crisi mondiale e l’imposizione dei dazi all’Europa, è bene sapere che i Buoni Fruttiferi Postali diventerebbero inutili in caso di default e il capitale investito andrebbe completamente perduto.

Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.